Vivisezione macachi: macabri scenari da una recente indagine. Sono importati dalla Cina e dalle Mauritius (Video denuncia terrificante)
Ci sono atrocità che non vorremo vedere mai: violenze gratuite su esseri viventi innocenti, colpevoli unicamente di essere considerati da alcuni non “senzienti” in base a delle regole stabilite dalla legge del più forte.
Immagini che nascondiamo, che rimuoviamo dal nostro immaginario collettivo, oppure che diamo ormai per superate nel XXI secolo.
Eppure un’indagine condotta per 7 anni dall’Associazione britannica contro la vivisezione-BUAV, in collaborazione con la Soko Tierschutz, sulle sperimentazioni sui macachi nei laboratori dell’Istituto tedesco di Tübingen, il Max Planck Institute for Biological Cybernetics, ha evidenziato uno scenario sconvolgente non solo sulle condizioni in cui vengono tenuti gli esemplari ma anche sul tipo di sperimentazione condotta.
A testimonianza di ciò filmati sconsigliati agli animi sensibili che mostrano delle tecniche applicate sui piccoli esemplari di scimmie al di fuori di ogni immaginazione.
Il caso è scoppiato mercoledì scorso sui media tedeschi e ha sollevato un immediato polverone politico ed etico: un membro del partito dei Verdi tedesco, Nicole Maisch, ha dichiarato che “queste immagini non dovrebbero esistere. Qualcosa è andato storto. Abbiamo visto delle immagini che violano la legge”.
Secondo il rapporto i piccoli macachi che sono importati dalla Cina e dalle Mauritius sono sedati e sottoposti più volte a numerose sperimentazioni con degli impianti fissi collegati al loro cervello.
La Lav-Lega Antivivisezione dal canto suo ha denunciato che gli “orrori” e le “violenze inaudite” non sono “solo eticamente inaccettabili, ma scientificamente non ammissibili”.
Inoltre, la Lav ha spiegato che questo tipo di sperimentazione viene condotta anche in Italia: “Le scimmie, oggetto di ricerche di base al cervello subiscono gravi deprivazioni e coercizioni fisiche con impianti nel cranio e immobilizzazioni in strutture di contenzione. I macachi subiscono la mancanza di acqua per giorni e sono così assetate da bere l’urina delle altre scimmie, inoltre le strutture di contenzione comportano elevati livelli di dolore dove gli animali terrorizzati rimangono immobilizzati dalla testa in giù con impianti elettrici nel cervello e negli occhi, che registrano le attività mentali con evidenti segni di dolore”, scrive la Lav.
Quello della vivisezione è un tema che colpisce l’opinione pubblica e la Lav denuncia il fatto che sia promossa sul piano legale come pratica non invasiva.
“E’ assurdo continuare a pubblicizzare la sperimentazione animale come una procedura poco invasiva dove gli animali non soffrono, perché non corrisponde alla realtà e alla verità. Non illudiamoci che questi esperimenti non avvengano in Italia!”, ha dichiarato Michela Kuan, biologa, responsabile LAV Vivisezione
La Lav ha denunciato che “molte scimmie trovano la morte nei nostri laboratori: anche qui si effettuano esperimenti che assomigliano alle stanze degli orrori, come nel caso dell’Università di Modena, oggetto di contestazioni da mesi, dove sotto il termine ricerca di base vengono inserite delle viti sotto la congiuntiva oculare, fili d’acciaio nei muscoli della nuca e camere di registrazione nel cervello. E’ ora di smettere di giustificare dolore e violenze, in nome di una pseudo-scienza che non cura alcun malato”.
Intanto riparte dal mese di ottobre la campagna di affissioni dei manifesti “Sperimentare su di lui non ci salverà la vita”, per spiegare al pubblico l’inutilità della vivisezione e la sua inaccettabilità etica. Per chi desidera partecipare può collegarsi al sito della Lav per maggiori informazioni.
Direttanews,15/09/2014
Video denuncia BUAV : “A Living Nightmare” ,(altamente sconsigliato a chi è sensibile)
English version,Island Crisis,click here: “Mauritius Monkeys: Investigation Uncovers Shocking Suffering in Leading European Laboratory”
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