Terremoto in Nepal, le vittime accertate quasi 4 mila

Continua a crescere il bilancio del sisma che ha devastato il Nepal. Secondo gli ultimi bilanci che arrivano dalle autorità locali le vittime sono già più di 3.600 e i feriti almeno 7 mila. A questi si aggiungono un centinaio di persone che hanno perso la vita nei paesi vicini, tra i quali India e Cina. Nel tragico bollettino di morte anche due italiani, Renzo B. e Marco P. che sono morti travolti da una frana staccatasi dalla montagna mentre erano impegnati a 3.500 metri in un trekking nella Rolwaling Valley. A riferirlo sono stati due loro compagni di spedizione che si trovano oggi a Kathmandu.
ANSIA PER 5 ITALIANI DISPERSI
Ancora non si hanno notizie dei quattro speleologi italiani del Soccorso alpino che si trovavano in Nepal nel villaggio di Langtang, travolto da terra e detriti a causa della raffica di scosse. Sono Giuseppe Antonini, 53 anni, di Ancona, Gigliola Mancinelli, anche lei di Ancona, medico anestesista, Oskar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige, e Giovanni Pizzorni, 52 anni, genovese, esperto torrentista. Il gruppo si trovava nel villaggio per esplorare delle forre, ma avevano rinviato l’escursione a causa del maltempo. Non si trova anche un 24enne veronese, Giovanni Cipolla. Come riferisce L’Arena, l’ultimo contatto dei familiari con il giovane scalatore risale a poche ore prima del terremoto che ha sconvolto il Paese. Il 24enne sarebbe stato proprio a Kathmandu, la capitale del Nepal.
PERSONE INGHIOTTITE DAI GHIACCI SULL’EVEREST
Con il passare dei giorni emergono nuovi particolari sul giorno del terremoto. Secondo quanto riferisce l’associazione Ev-K2-Cnr, sulla base di quanto riportato ieri dagli sherpa, alcune persone, impossibile dire quante, sarebbero state inghiottite dai ghiacci nei crepacci che si trovano in una delle zone più pericolose dell’Everest, quella che collega il campo base al Campo 1. Il dramma sarebbe la conseguenza di un fenomeno diverso rispetto a quello delle due valanghe che hanno interessato la zona.
CONTINUANO LE SCOSSE
Intanto il Paese continua a tremare. Una scossa di magnitudo 4,2 gradi sulla scala aperta Richter, con epicentro a 42 chilometri ad ovest di Katmandu, è stata l’ultima replica sismica registrata oggi alle 6:24 locali (le 2:39 italiane) dal Centro sismologico mediterraneo europeo (Emsc). Lo stesso Emsc precisa che dopo la prima scossa di magnitudo 7,9 Richter di sabato, sono state 45 le scosse superiori a 4,5 gradi e 15 quelle sopra 6,5 gradi.
Fonte: lastampa.it, 27 apr 15
English article: BBC, Nepal earthquake: Death toll rises above 3,000
AIUTO CONCRETO A FAVORE DELLA POPOLAZIONE DEL NEPAL
A tutti i Soci di ITALIA-TIBET, gli amici e simpatizzanti della Causa Tibetana
Sarete già tutti al corrente di quanto accaduto nel già povero e ora martoriato NEPAL, a seguito del terremoto che ieri ha colpito con inaspettata violenza l’intera regione con le gravi conseguenze alla popolazione, tra i quali tanti nostri amici nepalesi, nella maggioranza dei casi di origine tibetana e gli stessi tibetani rifugiati da decenni nelle aree nei dintorni della capitale e di Pokhara.
E’ evidente che quando succedono fatti del genere non è possibile dare un aiuto a tutti quanti vorremmo o a quanti ce lo richiedono… e come spesso avviene non sempre i contributi arrivano a destinazione, in particolare se diretti a “enti governativi” e affini.
L’Associazione Italia-Tibet ha pertanto deciso di suggerire ai Soci che intendano fornire un aiuto di effettuare un versamento - di qualsiasi entità ma al più presto - favore della sotto notata associazione, i cui responsabili sono due nostri soci: Elisabetta Foglia e il marito Wangyyal Tamang, tibeto-nepalese originario del Lantang che si occupano del sostentamento di bambini di origine tibetana e delle loro famiglie, i cui villaggi da Syabru Besi a Ghoda Tabela sono stati spazzati via dalle frane…
La maggioranza risultano in salvo ma molti mancano ancora all’appello.
Rivolgiamo pertanto a tutti un accorato appello per quanto saremo in grado di poter fare almeno per questa area.
Un cordiale saluti e tashi delek !
Claudio Cardelli e Fausto Sparacino
TARA DEWA ONLUS
IBAN: IT12 J 06225 62181 615294628243
Causale : Terremoto in Nepal
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