Souvenir a rischio contraffazioni Le calamite coi luoghi di Lucca vanno a ruba. Le produce la ditta Cerrini: «Tutte col bollino, la Cina le copia subito»

LUCCA. La fine di agosto è alle porte e per molti turisti è tempo di raccogliere i ricordi. Ma cosa porteranno nel proprio Paese, oltre all’esperienza passata nella nostra terra? L’offerta dei souvenir sembra essere piuttosto varia, ma a Lucca ad andare per la maggiore sono i magneti da regalare o da collezionare. Piazza Grande, piazza San Michele, la Torre Guinigi, ma anche piazza Anfiteatro e Puccini: esposti nei negozi, i simboli della città ci sono proprio tutti.
È facile trovarli nei tanti punti vendita del centro, tridimensionali o solo con la foto, per ogni gusto e tasca, di diversa qualità e fattezza. Il business delle calamite lucchesi, infatti, non è solo “made in Italy” e, qualche volta, i pezzi arrivano anche dalla Cina con le sembianze di un’imitazione. «Le compriamo da aziende del territorio – spiega Marco Indragoli, de Il Giornalaio di piazza San Francesco – Le acquistano principalmente i turisti, stranieri e italiani. Più difficilmente i lucchesi». Nella sua edicola, è possibile averne una per tre euro e cinque a 12,50 euro. Se l’avvento degli smartphone, con la possibilità di scattare e condividere immagini da tutto il mondo, ha colpito il giro di affari intorno alle cartoline, infatti, quello dei magneti sembra ancora piuttosto saldo, tanto da essere diventata una vera e propria mania.
Di segreti dietro, ce ne sono tanti, come la particolarità della lavorazione, le piccole dimensioni o le promozioni proposte dagli esercizi che, se da una parte non mancano di privilegiare le aziende locali, dall’altra non possono non rivolgersi anche alle linee a basso costo. «Le cosiddette “cineserie”, le teniamo – affermano dall’edicola tabacchi Lamedica di via Vittorio Veneto – ma dietro ai magneti “made in Italy” c’è un mondo da scoprire». Un giro che hanno visto crescere piano piano. «I prodotti cinesi ci vengono proposti dai grossisti: portano là le foto che tornano poi importate come calamite. Quelle create nelle nostre zone, invece, arrivano soprattutto da Bagni di Lucca, con aziende che prima lavoravano il gesso e che ora si sono aperte a questo mercato».
Sono loro a mostrarci i pezzi realizzati da una di queste, forse la più antica nel panorama locale: la ditta Cerrini, nata negli anni ‘60 a Bagni di Lucca, quando Luciano Cerrini, insieme alla moglie, dette vita a un piccolo laboratorio artigianale che, con il passare del tempo, ha iniziato ad interessarsi al settore del souvenir. «Non produciamo solo i magneti, ma su Lucca sono gli articoli più richiesti – spiega la titolare Luana Cerrini – Il nostro scultore elabora i disegni e, realizzate le calamite in resina, vengono qui pitturate a mano. Solo per quelle in ceramica anche noi ci rivolgiamo alla Cina, perché in Italia non ci sono aziende che trattano questo materiale in un certo modo. I nostri prodotti sono col marchio depositato, capita spesso
che i cinesi copino i modelli. Traggono in inganno il cliente con le contraffazioni: con i prezzi che fanno, è impossibile competere, ma il nostro segreto è la creatività». Da qui il suo credo: «Dobbiamo tenerci stretto il “made in Italy” certificato col bollino».
Il Tirreno ediz. Lucca,24 ago 2016
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