Sequestrate pillole contro l’impotenza a base di resti umani
Pillole a base di resti umani, corpicini di bambini o feti abortiti ridotti in polvere. Migliaia di queste pasticche dell’orrore, ritenute farmaci «passepartout» un po’ per tutte le malattie e usati soprattutto per aumentare il vigore, anche sessuale, sono state scoperte alla dogana sudcoreana. Da agosto dello scorso anno - si legge sul Daily Mail - sono state sequestrate oltre 17 mila capsule. Un commercio illegale, che desta non poche preoccupazioni visto che l’ingrediente principale di questi prodotti, parte dalla Cina. Qui medici e operatori sanitari corrotti informano le aziende quando una donna abortisce o dà alla luce un bebé morto. I corpicini vengono comprati, conservati in normali figoriferi domestici e poi portati nelle cliniche dove vengono messi in speciali «microonde» per essiccare la pelle, che viene liofilizzata. La polvere viene trasformata in compresse insieme ad altri ingredienti vegetali per confondere le autorità sanitarie e gli ufficiali delle dogane. Secondo il San Francisco Times, i test condotti hanno rivelato che le pillole sono fatte al 99,7% di resti umani. Un macabro contenuto che ha scioccato le autorità cinesi che hanno scoperto il traffico illegale lo scorso agosto e stanno cercando di arrestarlo. Migliaia di confezioni, però, hanno raggiunto in questi mesi la Corea del Sud. Qui la domanda è elevata perché si ritiene che le compresse abbiano un effetto anti-impotenza. Queste pillole in realtà, avvertono gli esperti, preoccupati che il commercio possa arrivare anche su internet, contengono superbatteri e altre sostanze pericolose.
Fonte: Corriere della Sera.it, 8 maggio 2012
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