Scontri in Cina: per Pechino morti 46 uiguri
Prosegue la guerra di cifre sulle vittime negli scontri scoppiati nei giorni scorsi nella regione cinese dello Xinjiang. Pechino ha aggiornato il bilancio ufficiale a 184 morti fornendo per la prima volta la loro etnia. Secondo l’agenzia ufficiale Xinhua, la maggioranza delle vittime, 137, sono cinesi Han e 46 gli uiguri, l’etnia turcofona di religione islamica che vive nello Xinjiang.Un’altra vittima apparteneva al’etnia hui, musulmani cinesi.
Per gli uiguri, le vittime sarebbero molte di piu’: “Questi sono i numeri degli han, noi abbiamo i nostri dati”, ha riferito Akumjia. Secondo l’Human Rights Watch, il governo di Pechino, dalla rivolta scoppiata lo scorso 5 luglio, ha schierato circa 20 mila militari a Urumqi per impedire nuove proteste. La polizia ha vietato ogni manifestazione annunciando che “disperdera’ qualsiasi assemblea illegale” e che “si riserva di prendere tutte i necessari provvedimenti”. Per il momento, per le vie di Urumqi non si sono registrati disordini ma regna un clima di forte tensione. Gli uiguri sono guardati a vista da migliaia di militari in assetto anti-sommossa mentre dagli altoparlanti piazzati su alcune auto viene ordinato agli uiguri di restare nelle case e di accettare la linea del governo.
fonte: AGI, 11 luglio 2009
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