Plauso di Aldo Forbice, noto giornalista, alla Laogai Research Foundation Italia Onlus

Un elogio al lavoro svolto dalla Laogai Research Foundation Italia ONLUS, dal ruolo ricoperto per la salvaguardia dei diritti umani e per la divulgazione della violazione dei diritti umani in Cina, è giunto alla nostra redazione da Aldo Forbice, noto giornalista, scrittore ed esperto di diritti umani, che ha condotto per oltre 18 anni il programma radiofonico “Zapping”.

Il riconoscimento attribuitoci ci fa enorme piacere. E’ un gradito riconoscimento ai nostri quotidiani sforzi per divulgare la violazione dei diritti umani in Cina che assumono connotati di inimmaginabile ferocia ed efferatezza e in tutti quei regimi che, dipendenti dal paese del dragone, le gravitano intorno, per dar voce e una speranza a quei milioni di sofferenti che sono in attesa della sospirata libertà.

“Sono Aldo Forbice, un giornalista che da molti anni si occupa di diritti umani (Cina compresa). Volevo solo complimentarmi per il lavoro che fate: un lavoro serio, visto che sulla Cina non si fa quasi niente: documentare i misfatti di questo gigante asiatico mi sembra estremamente importante. Farò in modo di far conoscere sempre di più il vostro sito e le iniziative che portate avanti.”

Un caro saluto e ancora complimenti.

Aldo Forbice, 12/01/2016

 

A nome e per conto di tutti i volontari della Laogai Research Foundation Italia ONLUS e aggiungo un mio personale ed enorme sentito grazie di cuore al dott. Aldo Forbice che ha desiderato esprimere il suo più che gradito apprezzamento. Questo tipo di “compenso” ci sprona ad andare avanti nel nostro cammino e fare sempre del nostro meglio certi che siamo nel giusto.

Gianni Taeshin Da Valle, dir. resp. LRF Italia ONLUS, 15/01/2016


 

Chi è Aldo Forbice

Giornalista. Conduttore del programma radiofonico Zapping (Radio Rai 1) fino al 2012. La sua sostituzione da parte della Rai con Giancarlo Loquenzi provocò una lettera di protesta di 32 tre direttori di testata, opinionisti e docenti universitari. «Siamo sicuri che Aldo Forbice, che per anni è andato benone in Rai sia alla destra sia alla sinistra, non paghi oggi l’aver condotto una battaglia dura e spigolosa sui costi della politica e sul dimezzamento dei parlamentari che ha raccolto oltre mezzo milione di firme?» (Gian Antonio Stella).

Padre imprenditore (aziendina di scarpe), a 18 anni emigrò a Milano con la scusa dell’università. Inizi all’Avanti, poi nella Cgil, «ne dirige un’agenzia di stampa, collabora a riviste economiche di sinistra e da cigiellino si affaccia alla Rai. Fabiano Fabiani gli affida una rubrica tv sui problemi del lavoro, Turno C. Giunto casualmente dove voleva, afferra l’occasione. Molla la Cgil ed entra in Rai. Per 18 anni ha fatto tv, in trasmissioni come Primo Piano e con responsabilità nei servizi regionali. A Zapping, diventata la sua rubrica dopo un corrusco braccio di ferro con Giancarlo Santalmassi, ha decuplicato gli ascolti. È tra i fondatori del sindacato Singrai che si contrappose al comunisteggiante Usigrai. L’ha poi lasciato perché troppo infiltrato da An. Politicamente la pensa così: “Quando si candidarono sindaci di Roma Rutelli e Fini, non votai né l’uno né l’altro”» (Giancarlo Perna).

Dello Zapping 2.0 condotto da Giancarlo Loquenzi dice: «È un’altra cosa. So che Loquenzi è una creatura di Marco Pannella. Già direttore di Radio Radicale, è stato capo ufficio stampa del Senato. Avrà gli appoggi giusti. Del resto Preziosi tolse a Giorgio Dell’Arti la conduzione di Ultime da Babele, seguitissima, proponendogli di traslocare in una rassegna stampa notturna, che poi fu affidata sempre a Loquenzi. Mi sarei aspettato che alla prima puntata dicesse almeno: “ Salutiamo Aldo Forbice”. Non l’ha fatto. Poco elegante. Zapping io l’avrei condotto anche
gratis. A ogni denuncia dei redditi, il mio commercialista mi dava del matto: “Ma come? Lo fa per questa cifra ridicola?”» (Stefano Lorenzetto).

Nel 2012, quando il Pd rimise alla “società civile” di indicare i nomi di sua pertinenza per il cda Rai, inviò il suo curriculum alla Commissione parlamentare di vigilanza. Si presentò così: «Ora che si è deciso di contenere l’eccessiva ingerenza dei partiti nel servizio pubblico e di valorizzare le professionalità, io rientro in questo modello» (Paolo Conti).

Ultimi libri: Io, ingegner Terrone (Log, 2013), La vita, nonostante (Passigli, 2013).

(Fonte:cinquantamila.corriere.it)

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