Categoria: Persecuzione religiosa
Una multa per la messa del vescovo sotterraneo. Tradito l’Accordo sino-vaticano

Multato un fedele del Zhejiang per aver dato ospitalità a mons. Shao Zhumin nella sua cappella privata. Il prelato, riconosciuto dalla Santa Sede, ma non dal Partito è bollato come emissario di una “istituzione straniera”. Tutti i tentativi del Partito di cancellare i pastori e le comunità non ufficiali, stracciando le premesse dell’Accordo fra Cina e Santa Sede.
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In Quaresima e a Pasqua, i vescovi cinesi studiano la storia del Partito comunista cinese
10 marzo, anniversario della rivolta popolare in Tibet. Quali promesse ha fatto Pechino al Comitato Olimpico Internazionale?

In occasione del 62° anniversario dell’insurrezione del popolo tibetano, avvenuta il 10 marzo 1959, l’Associazione per i Popoli Minacciati (STP) chiede al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) di rendere pubbliche, in vista delle Olimpiadi invernali 2022, le promesse sui diritti umani fatte dal Partito Comunista Cinese (PCC).
Chiesa in Cina: il 2021 dominato dai 100 anni del Partito comunista cinese

Stilato da vescovi e Associazione patriottica il programma dei lavori di quest’anno per i cattolici. Approfondire la storia del Partito, la Lunga Marcia, il Socialismo, allineandosi alla leadership di Xi Jinping. Si prevede anche un Forum Teologico sulla sinicizzazione. Più che un programma “pastorale”, è un programma politico in cui si esalta la “Chiesa indipendente ed autonoma”.
CINA-VATICANO Distruzione forzata per la chiesa del Sacro Cuore a Yinin

La chiesa era stata costruita nel 2000, con tutti i permessi e gli apprezzamenti delle autorità locali. Due i motivi della distruzione: utilizzare il terreno per fini commerciali e eliminare la “troppa vistosità” dell’edificio religioso. La politica della “sinicizzazione” lanciata da Xi Jinping e attuata nel Zhejiang e nello Xijiang. Distrutte o danneggiate anche 16 mila moschee. L’appello al papa e al Vaticano.
In nome della pandemia, Pechino chiude tutti i 155 luoghi religiosi e promette caccia ai raduni illegali
La decisione è stata presa, pur riconoscendo che finora, le attività religiose hanno avuto “zero contagi”. Condizioni strettissime e controlli continui hanno spinto molti sacerdoti a chiudere le chiese a Natale. Sui social l’accusa che i cattolici sono degli “untori” che diffondono il virus. L’Associazione patriottica smentisce. Deciso anche il freno alle “attività illegali” delle comunità sotterranee.