Categoria: Persecuzioni
La Cina vende all’asta le proprietà dei detenuti uiguri nello Xinjiang

Dal 2019 le autorità hanno messo all’asta le proprietà di alcuni detenuti uiguri della regione dello Xinjiang, nell’ovest della Repubblica popolare cinese (Rpc), per un valore di 84,8 milioni di dollari. Lo riferisce oggi il quotidiano statunitense “Wall Street Journal” basandosi su dati raccolti dall’organizzazione Uyghur Human Rights Project, secondo cui gli immobili, venduti sui siti di e-commerce dai tribunali locali, erano di proprietà di almeno 21 persone. Stando a quanto riferito dalla testata, il settore immobiliare rappresenta gran parte delle proprietà vendute da Pechino, sebbene gli elenchi includano anche prodotti come elettrodomestici.
Donna tibetana gravemente malata in carcere le è stata negata l’assistenza medica

Dharamshala: una donna tibetana, una delle 121 detenute di recente a Dza Wonpo, sarebbe in condizioni critiche. I funzionari di polizia della contea di Sershul (Ch: Shiqu), dove sono detenuti i tibetani, hanno negato il permesso a Kalsang Dolma (noto anche come Kadol), di circa 50 anni, di richiedere il ricovero medico in ospedale.
Un nuovo studio trova il ruolo del governo di alto livello nei campi di internamento uiguri della Cina

I media e i documenti statali mostrano come Xi Jinping e altri leader di spicco siano le forze motrici della politica XUAR.Il ricercatore Adrian Zenz presenta i risultati del suo ultimo studio ai membri dell’Uyghur Tribunal, un gruppo di avvocati, accademici, esperti di diritti e professionisti con sede nel Regno Unito che indagano su presunte violazioni dei diritti umani e rapporti di genocidio contro gli uiguri nella regione cinese dello Xinjiang, in Londra, 13 settembre 2021.
Le persecuzioni del regime cinese, dagli uiguri al Falun Gong

Sono vent’anni che i media parlano delle violazioni dei diritti umani nel mondo da parte della Cina, con foto e filmati che mostrano certezze e smentiscono la propaganda del Partito Comunista Cinese. E noi di Arcipelago laogai abbiamo divulgato ampie notizie che riportano i crimini contro l’umanità di questo regime. E in virtù di questo che Facebook ha pensato bene di oscurarci.