Perché Fang Fang, nome d’arte di Wang Fang, dà così tanto fastidio al regime comunista cinese?

La scrittrice che vive a Wuhan ha scritto un diario nel quale racconta ai lettori del suo blog quello che succede durante la quarantena. Milioni di contatti hanno fatto di questo diario un appuntamento quotidiano richiamando l’attenzione del regime.

Il Global Times, organo in lingua inglese della propaganda del Partito Comunista, uno dei tanti, ha iniziato ad attaccarla duramente come strumento dell’Occidente per “sabotare gli sforzi dei cinesi per combattere l’epidemia da Covid”. Il regime ha perfettamente ragione anche perché Fang dice la verità e comincia a raccontarla a fine gennaio raccontando poi la morte del dottor Li Weniang che per primo e inascoltato, anzi perseguitato, ha dato l’allarme sul coronavirus, morte avvenuta il 6 febbraio.
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I primi post condivisi in tutto il paese sono stati rimossi, il suo account, Weibo, chiuso per un certo tempo. Ma la censura ai tempi di Internet ha qualche falla e il diario è arrivato in Occidente e sarà pubblicato da Harper & Collins e in Italia da Rizzoli. La reazione del partito comunista cinese non si è fatta attendere con una campagna denigratoria come quelle riservate ai dissidenti del regime o ai blogger Fang Bing o Cheng QuiShi colpevoli di raccontare quello che succede per le strade o negli ospedali, liberamente, senza i filtri della propaganda del partito.
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Sicuri che la “realtà è testarda“, come Michail A. Bulgakov faceva dire al diavolo ne Il maestro e Margherita. Realtà testarda che molti cinesi si sono sforzati, improvvisandosi giornalisti, di descrivere perché nauseati dalla rappresentazione che ne faceva e fa ancora, il regime. Fang Fang ha avuto il coraggio di descrive la realtà e milioni di persone hanno letto le sue cronache.
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La menzogna del regime comunista cinese resisterà di fronte alla verità? La trasparenza di pochi coraggiosi incrinerà la muraglia del partito comunista cinese? Sicuramente dipenderà anche da noi ma le premesse non sono delle migliori e potremmo dire con Fang Fang che ha ripetuto le parole di San Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede“? Il diario di Fang Fang “Diario di una città chiusa” iniziato il 25 gennaio si è chiuso il 25 marzo, ora sta a noi non farlo dimenticare.
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Andrea Bartelloni per Arcipelago laogai: in memoria di Harry Wu, 26/04/2020
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(Immagine da Internet)
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