Pechino 2008: quale eredità
Pesaro, 12 febbraio. La sezione pesarese di Amnesty International ha organizzato un convegno nella sala del Consiglio Provinciale di Pesaro. Dopo una breve introduzione di Marco Vitali è intervenuta Paola Di Pirro, responsabile nazionale per la Cina di Amnesty, che ha evidenziato come le grandi aspettative di un miglioramento nella situazione dei diritti umani in Cina siano state tradite con le Olimpiadi. Tutte le promesse del regime non sono state mantenute e gli arresti e le esecuzioni capitali sono continuate. Amnesty sta conducendo una campagna per liberare il regista tibetano Dhondup Wangchen e Ablikim Kadeer, il dissidente uighuro, ambedue recentemente arrestati. Toni Brandi ha continuato spiegando la situazione dei Laogai, il sistemza concentrazionario più grande della storia ed ancora in piena funzione. Toni ha anche sottolineato le attività che la sezione italiana della Laogai Research Foundation sta conducendo per far passare leggi contro l’importazione dei prodotti del lavoro forzato ed ha confermato che almeno 414 Laogai sui mille conosciuti sono attivi nell’export come risulta da due rapporti della Laogai Research Foundation di Washington (clicca qui). Dopo gli interventi è seguito un vivace dibattito sulla situazione dei diritti umani in Cina e sull’impatto economico dei Laogai.
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