Moti nel sud, un arresto per diffusione notizie false

La polizia cinese ha annunciato oggi di aver arrestato una persona sospettata di aver diffuso attraverso Internet le voci che hanno portato a violenti scontri tra manifestanti e polizia nella provincia del Guangdong, nel sud del Paese. Cuore dell’industria esportatrice cinese, il Guangdong e’ stato teatro nel fine settimana scorsa di violenze di piazza innescate dalla notizia che un venditore ambulante era stato ucciso e che la moglie, incinta, era stata picchiata. Solo la seconda notizia aveva un fondamento. L’uomo e’ vivo e la donna non ha avuto conseguenze sulla sua gravidanza. Sia l’uomo che la donna, come la maggior parte delle persone che hanno preso parte alla protesta, sono lavoratori immigrati dalla provincia interna del Sichuan. La polizia di Guangzhou, la capitale della provincia, ha annunciato oggi su Weibo, l’equivalente cinese di Twitter, di aver arrestato un uomo il cui nome di famiglia e’ Chen responsabile di aver diffuso notizie false. Le violenze, che hanno avuto come obiettivi gli uffici governativi e la polizia, si sono protratte per tre giorni prima che i corpi speciali anti-sommossa riuscissero a riprendere il controllo della situazione. Nei giorni scorsi 25 persone, ritenute gli ”istigatori” delle violenze sono state arrestate. Residenti di Xintang, il sobborgo di Guangzhou dove sono avvenute le violenze, hanno dichiarato che ora la situazione e’ ”calma” ma che la polizia continua a pattugliare l’area.

Fonte: Partecinesepartenopeo, 17 giugno 2011

Condividi:

Stampa questo articolo Stampa questo articolo
Condizioni di utilizzo - Terms of use
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte.
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale.