Il 9 giugno 1989 Deng Xiaoping, uomo forte del Partito comunista cinese, dichiarò che “l’esercito aveva salvato il socialismo”. Dal 3 al 5 giugno le truppe ingaggiarono non solo gli studenti che avevano occupato piazza Tienanmen per sostenere una svolta riformista, ma anche parte della popolazione di Pechino che si era unita a loro.