Le Olimpiadi di Pechino 2008. Un messaggio alle autorità politiche e sportive italiane e internazionali : la festa Olimpica è finita ma lo schiavismo, lo sfruttamento umano e la repressione continuano !
Queste Olimpiadi resteranno alla storia come le Olimpiadi “della menzogna”.
Cosa avete ottenuto signori politici e signori del CIO ? Avete dimenticato i principi olimpici che si riferiscono a valori etici universali e alla dignità umana, quella dignità umana che voi avete ignorato e che il regime di Pechino ha insanguinato? Avete voi anche dimenticato le parole del preambolo della dichiarazione universale dei diritti umani.. ? Queste sono “ Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”.
Non tutti come voi riescono a mentire a se stessi. Congratulazioni a Margherita Granbassi, Clemente Russo, Antonio Rossi e Josefa Idem che si sono schierati dalla parte dei diritti umani !Imke Duplitzer, atleta tedesca che ha disertato la cerimonia di apertura delle Olimpiadi, ha giustamente chiesto, riferendosi a Gao Zhisheng, l’avvocato recentemente sparito nell’inferno dei Laogai : “Tutti e due ci battiamo per qualcosa : io mi batterò per una medaglia, lui per la giustizia. Che cosa è più importante ?” Questo è il vero nocciolo del problema ! E’ tutta una questione di valori poichè è il grado di riconoscimento dei diversi valori che differenzia gli uomini. Purtroppo, oggi viviamo in una società dove sussiste una supremazia dei valori materiali ed edonistici. Le Olimpiadi non sarebbero mai dovute essere assegnate alla Cina. Solo gli interessi economici delle istituzioni sportive, finanziari e politici internazionali e del regime comunista di Pechino lo hanno permesso.
Tuttavia, come nel caso dell’URSS nel 1991, le banche e le multinazionali non riusciranno a salvare il regime cinese, quel regime che è stato fonte, per decenni, di grandi profitti. Il Partito comunista in Cina sta soffrendo la più profonda crisi ideologica dalla sua fondazione, minato com’è dalla corruzione. L’organismo più criticato e odiato dai cinesi è proprio il Partito. Le decine di migliaia di rivolte che avvengono ogni anno nel Paese e che sempre più spesso si concludono con l’assalto delle sedi del Partito e con gli scontri tra manifestanti, polizia e l’esercito per motivi di espropri, inganni, inquinamenti, licenziamenti, ingiustizie sottolineano… quanto la gente ami il Partito !
Redazione di www.laogai.it
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