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Italia-Cina: alleanza per innovare

Collaborare: è l´esortazione che è stata ripetuta più spesso durante il recente Forum Italia-Cina sull´innovazione promosso dal ministro per la Pubblica amministrazione e l´Innovazione Renato Brunetta, dal ministro della Scienza e della Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese Wan Gang e da Confindustria, scrive Il Velino.

L´evento, rientrato nel programma dell´anno culturale della Cina in Italia, è il primo obiettivo tra quelli previsti dal protocollo d´intesa siglato il 7 ottobre in occasione della visita nel nostro Paese del premier Wen Jiabao. Davanti agli oltre 250 rappresentanti italiani e ai 100 rappresentanti cinesi di imprese, istituzioni e Università, il ministro Brunetta ha proposto una alleanza per l´innovazione, perché l´innovazione snellisce la burocrazia, consente l´accesso diretto via web ai servizi, semplifica e dematerializza i processi amministrativi.
A proposito d´innovazione, il responsabile della Pa ha annunciato un´intesa tra l´Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l´innovazione e la Beijing Science and Technology Commission per la realizzazione di un centro Italia-Cina per il trasferimento tecnologico. Si tratta di uno degli obiettivi previsti dal protocollo dello scorso ottobre insieme al Centro Italia-Cina per il design e a quello sull´e-Government.
Brunetta ha pure ricordato l´iniziativa Italia degli innovatori che ha permesso di selezionare per l´Expo di Shangai oltre 250 progetti delle pmi italiane e che proseguirà in Cina ma anche in altri Paesi: sono convinto - ha aggiunto - che offrire opportunità di scambio e di conoscenza alle piccole imprese significa assicurare loro un mercato nel mondo globale. Significa far crescere la loro competitività, significa far crescere la produttività e l´occupazione.
Secondo il vicepresidente di Confindustria Diana Bracco sempre più imprese mostrano di aver compreso il ruolo strategico della ricerca e innovazione che sono leve essenziali per creare sviluppo in ogni parte del mondo. D´altronde, nei prossimi 5-10 anni tutti i settori produttivi subiranno un cambiamento radicale per l´emergere delle tecnologie pervasive la cui natura multidisciplinare renderà possibile un´inedita integrazione tra settori e aiuterà le imprese a migliorare le proprie prestazioni competitive.
E anche Bracco ha sottolineato che l´Italia vuole essere sempre più un partner privilegiato per la Cina puntando soprattutto su ricerca e innovazione. Dobbiamo essere innovativi, non si può operare con una mentalità superata, come facevamo 20 anni fa ha esortato il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani. Ma il modello che proponiamo, ha sottolineato, non deve riguardare solo la tecnologia ma deve essere anche legato alle nostre idee, alla nostra capacità d´inventare. Se Wan Gang insiste sul tema del design e della qualità vuol dire che quel mercato ci chiede di presentarci con questo tipo d´innovazione. Dunque, ha concluso Tajani, occorre incrementare gli investimenti e puntare sulla nostra qualità.

Fonte: Portalino.it, 16 Novembre 2010

Come al solito le nostre idee in termini di umanità, rispetto della persona, tutela dei più deboli, non sono rilevanti per nessuno (FRP)