Laogai
In Italia ora è attivo l’ARCIPELAGO LAOGAI: IN MEMORIA DI HARRY WU ex ONLUS LAOGAI RESEARCH FOUNDATION ITALIA che collaborava con la Laogai Research Foundation di Washington ora chiusa, condivideva gli obiettivi e gli scopi.
ARCIPELAGO LAOGAI: IN MEMORIA DI HARRY WU ex Laogai Research Foundation Italia Onlus è impegnata in una campagna di informazione su che cosa sono i laogai, i campi di concentramento, dove sono costretti al lavoro forzato diversi milioni di persone a vantaggio economico del solo regime comunista cinese. Nei Laogai spariscono, con i criminali comuni, sacerdoti e vescovi cattolici, monaci tibetani, religiosi di ogni confessione, uomini, donne, bambini, oppositori politici, figure invisibili, condannate con iniqui processi o spesso catturate a caso per strada dalla polizia. Il loro lavoro è a costo zero. ARCIPELAGO LAOGAI: IN MEMORIA DI HARRY WU organizza mostre fotografiche, conferenze stampa e convegni per sensibilizzare i mass media e le autorità politiche italiane ai laogai e alla continua violazione dei diritti umani nella Cina comunista, come le esecuzioni pubbliche di massa e la vendita organi.
L’azione della LRF è stata determinante per l’approvazione di tre risoluzioni di condanna del sistema carcerario cinese nell’ottobre 2007 da parte del Parlamento italiano (vedere pag. risoluzioni e leggi). La LRF ha anche pubblicato due libri con Guerini e Associati: “Traffici di morte” (2008) sul commercio degli organi dei condannati a morte e “Strage di innocenti” (2009) riguardo alla politica del figlio unico in Cina e uno con Fede & Cultura “I laogai cinesi” (2011) sui campi di lavoro forzato in Cina.
ARCIPELAGO LAOGAI: IN MEMORIA DI HARRY WU si batte contro il flagello del lavoro forzato dei laogai e dei laboratori clandestini in Italia. A questo scopo è stato organizzato al Palazzo dei Cinquecento a Firenze il 16 giugno, il Convegno “La globalizzazione e la piaga del lavoro forzato, clandestino e minorile: il caso Cina”, che ha ottenuto l’adesione del Sindaco Renzi e la presenza del Questore Tagliente, ora nominato a Roma con lo stesso incarico.
La LRF è stata la principale ispiratrice e sostenitrice della proposta di Legge num.3887, presentata il 19 novembre 2010 al Parlamento italiano, per iniziativa di moltissimi deputati dei diversi schieramenti, denominata “Disposizioni concernenti il divieto di produzione, importazione e commercio di merci prodotte mediante l’impiego di manodopera forzata e in schiavitù”.
La LRF ha preparato per la Coldiretti un nutrito rapporto sull’agroalimentare di provenienza cinese e sui danni che provoca in Italia per la sua qualità, la quantità e la conseguente contrazione del numero di posti di lavoro per i nostri agricoltori. Ha organizzato a Palazzo Rospigliosi, sede della Coldiretti, il relativo convegno: “Dai lager cinesi alle nostre tavole”.
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