In Tibet si celebra il ‘Losar’, il capodanno tibetano, la massima festività nel Paese. (Video)

Cerimonie antiche per il Losar tibetano. Questa è la massima festività per i Tibetani, segna l’inizio di un nuovo anno e risale all’epoca pre-buddista, VII secolo dC.

Rappresentazioni con costumi d’epoca si svolgono presso i templi di tutta la regione, affascinano il pubblico sotto lo sguardo attento delle guardie cinesi. Quest’anno il Losar coincide con i quindici giorni di celebrazioni in Cina per la Festa di Primavera

Losar è la parola tibetana per indicare il Capodanno: Lo indica l'”anno” o l'”era”, mentre sar indica il “nuovo”. Il Losar è la festività più importante in Tibet.

Esso viene celebrato per 15 giorni, ma i festeggiamenti più importanti si tengono per i primi tre giorni. Il primo giorno, si estrae una bevanda chiamata changkol dal chhaang, un tipo di birra tibetana. Il secondo giorno è conosciuto come “Losar del Re” (gyalpo losar).

Tradizionalmente, il Losar è preceduto da cinque giorni di esercitazione con il Vajrakilaya, un coltello rituale. Sebbene cada spesso lo stesso giorno del Capodanno cinese, occasionalmente con un giorno od un mese lunare di differenza, il Losar non è direttamente connesso con la vicina festività, si pensa invece che sia culturalmente più affine allo Tsagaan Sar mongolo.

Il Losar si festeggia anche in Bhutan, anche se le diverse regioni del paese possono avere diverse concezioni del capodanno. Il Capodanno nepalese, chiamato Losar o Lhochaar, è celebrato dai popoli Sherpa, Tamang e Gurung.

Il festeggiamento del Losar precede l’avvento del Buddhismo in Tibet, e può essere datata al periodo pre-buddhista Bön, durante il quale ogni inverno veniva tenuta una cerimonia spirituale nella quale il popolo offriva grandi quantità di incenso agli spiriti ed alle divinità protettrici locali, in modo da ottenere il loro favore.

Solo successivamente questo festival religioso si evolse in una festività buddhista annuale, originatasi secondo le credenze durante il regno di Pude Gungyal, il nono re del Tibet. Si dice che la festa sia nata quando una vecchia donna di nome Belma introdusse il conteggio del tempo basato sulle fasi della luna.

La prima festività ebbe luogo in autunno nella regione Lhokha Yarla Shampo, e fu probabilmente l’antenata della tradizionale festa dei coltivatori, poiché fu in quel periodo che furono introdotte in Tibet le arti della coltivazione, dell’irrigazione, dell’estrazione del ferro e della costruzione dei ponti. I riti istituiti per celebrare le nuove conoscenze tecniche possono essere riconosciuti come precursori della festività del Losar. Infatti, quando furono introdotti in Tibet i rudimenti dell’astrologia basata sui cinque elementi, il festival dei coltivatori prese il nuovo nome di Losar, o festività di Capodanno.

Il Losar prende anche il nome di Bal Gyal Lo, dalle parole Bal (Tibet), Gyal (re) e Lo (anno). Tale nome è dovuto al fatto che, secondo la tradizione tibetana, la celebrazione è stata istituita dal mitico re Nyatri Tsenpo, primo sovrano della dinastia Yarlung, nel giorno della sua ascesa al trono nel 127 a.C..(fonte Wikipedia)

Fonti Rai News, altre.18/02/2015

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