In pericolo migliaia di Orsi della Luna
Tutto inizia la scorsa settimana quando l’Associazione Cinese di Medicina Tradizionale ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale Fang Shuting, suo portavoce, ha dichiarato: “Il metodo di estrazione della bile è semplice, naturale e indolore come aprire un rubinetto”. E da qui si è scatenata una campagna sotterranea contro Animals Asia, l’associazione, l’unica che da anni si batte contro le fattorie della bile dove sono tenuti in gabbia gli orsi per anni, con un catetere nella cistifella che estrae la loro bile. Gli orsi della luna sono una specie protetta, vengono scelti per queste atrocità perché dal carattere mansueto, sono l’unica specie animale nella quale si sono riscontrati casi di tentati suicidi. Monica Bando, chirurgo veterinario presso Animals Asia, spiega come: “La tecnica di estrazione del free-drip (gocciolamento libero) causa atroci sofferenze e nuoce gravemente alla salute degli orsi”. In tutta l’Asia, circa 14.000 orsi della luna che vengono imprigionati e torturati a vita per l’estrazione della bile. In queste ore molti esponenti politici in asia si stanno muovendo per bloccare l’attività della’associazione. Per ricordare cosa sono le fattorie della bile, un produttore-regista indipendente ha presentato un filmato, girato sotto copertura. Le immagini sono state effettuate tra il 2009 e il 2010 e rivelano l’esistenza di allevamenti “legali” non conformi alla legge che con gran fatica l’associazione ha fatto approvare in Cina e che vieta o comunque riduce molto l’esistenza delle fattorie. Il filmato è stato prodotto da Elsa Xiong, Tu Qiao e Chen Yuanzhong. Gli autori hanno lavorato al reportage per quattro anni, viaggiando in sei province e conducendo molte indagini sotto copertura. Jill Robinson, fondatrice e CEO di Animals Asia, ha commentato: “Le fattorie della bile chiuderanno solo se il cambiamento sarà d’ispirazione cinese, e non a causa delle pressioni internazionali. Durante i giorni scorsi, abbiamo testimoniato la nascita di un movimento senza precedenti da parte dell’opinione pubblica cinese e dei media. è straordinario vedere così tante persone in Cina schierarsi apertamente contro questa terribile industria. Cresce dunque la speranza che le fattorie della bile possano presto chiudere”. In tutto questo la Gui Zhentang, una compagnia farmaceutica che commercializza bile di orso e che ha presentato domanda per accedere al mercato azionario di Shenzhen, ha invitato la stampa e i privati cittadini a far visitare a uno dei propri allevamenti nei prossimi giorni. Per fortuna degli orsi la Gui Zhentang si è scontrata con una forte opposizione da parte dell’opinione pubblica. Quello che preoccupa i volontari animalisti è che le fattorie della bile passino come un metodo incruento, come qualcosa di accettabile. E se l’associazione non potrà più lavorare in Asia per gli orsi della luna sarà la fine, sono una specie protetta già molto ridotta nel numero di esemplari.
Antonella Mariotti
Fonte: La Stampa.it, 23 febbraio 2012
Articoli correlati:
Condividi:

Condizioni di utilizzo - Terms of use |
---|
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte. |
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source. |
![]() Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale. |