Immagini esclusive: i wet market non sono scomparsi in Cina, l’inferno per cani e gatti continua.[video]

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Animali, celebrata il 10 dicembre, l’associazione Animal Equality ha rilasciato nuove immagini esclusive che rivelano che - nonostante le proteste internazionali e gli annunci del Governo cinese nei mesi passati - nei wet market locali continuano ad essere venduti e uccisi cani e gatti per il consumo di carne.

Foto da archivio

Non è la prima volta che Animal Equality - in collaborazione con coraggiosi attivisti locali - documenta le crudeltà perpetrate su cani e gatti in Cina, ma con le nuove immagini raccolte a maggio del 2020, dopo i numerosi proclami del Governo cinese, vogliamo gettare di nuovo luce su questa incredibile ingiustizia.

Cani e gatti tenuti in gabbia tra le bancarelle dei wet market del sud della Cina, ammassati gli uni sugli altri, corpi di corpi di cani uccisi e scuoiati sul posto per essere macellati e venduti ai consumatori; gatti tirati fuori dalle gabbie con violenza, con una pinza di metallo e storditi colpendoli in testa con una barra di metallo; cani in gabbia di fianco ai cadaveri appesi di altri quattro zampe appena uccisi; carne di cane e di gatto che viene esposta sulle bancarelle e preparata dai venditori senza alcun rispetto delle minime norme igienico-sanitarie. E’ questo il terribile materiale contenuto nelle immagini esclusive raccolte in un video narrato e presentato dal giornalista italiano Edoardo Stoppa, da sempre impegnato nella difesa degli animali.

Cina 2020, il crudele commercio della carne di cani e gatti continua
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Il materiale è stato raccolto nelle città di Liuzhou-Nanhuan, Liuzhou Quianjin e Guilin-Ximen in Cina durante il mese di maggio, con l’aiuto di attivisti locali. Si tratta di alcune delle zone dove vengono ancora consumati cani e gatti, mentre in altre zone della Cina il loro consumo è stato addirittura vietato, come nella città di Shenzhen.

Il video mostra anche alcune delle immagini raccolte durante investigazioni precedenti in Cina e si conclude con una richiesta chiara al Governo cinese: bisogna vietare per sempre il consumo di carne di cani e di gatti su tutto il territorio nazionale, senza deroghe e senza esclusioni.

La richiesta è contenuta ed elaborata nella petizione “Senza Voce”, che ha già raccolto oltre 650,000 firme in tutto il mondo, indirizzata al Presidente Xi Jinping, al Premier Li Keqiang, al Ministro dell’Agricoltura e degli Affari Rurali Han Changfu e del Ministro incaricato della Commissione Nazionale per la Salute Pubblica Ma Xiaowei.

Fonte: La Stampa,11/12/2020

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