Il Partito Comunista Cinese collasserà nei prossimi tre anni nel corso di tre fasi e il suo regno terminerà entro il 2016, riferisce Frontline, una rivista di Hong Kong incentrata principalmente sulla politica cinese.
Secondo Frontline, nel 2014, la prima a collassare sarà l’economia della Cina. Nel 2015 toccherà alla «struttura politica» e nel 2016 l’intera società cadrà a pezzi, si legge nell’articolo, che cita anche alcuni precedenti storici. Se la reazione innescata sarà abbastanza grande, il crollo potrebbe arrivare anche prima, riferisce ancora Frontline.
Gli economisti stanno assistendo a un’inversione dei flussi di capitali globali: il denaro si muove al di fuori della Cina, fattore che potrebbe scatenare sconvolgimenti finanziari, riporta Frontline.
Tra tutte le minacce, le più letali — poiché diffuse su larga scala — sono 3 e riguardano: la bolla immobiliare, il sistema bancario ombra e i debiti del Governo locale, spiega il dottor Frank Tian Xie, professore aziendale presso l’Università Aiken, della Carolina del Sud.
Il prossimo anno la Cina vedrà una crescita negativa degli investimenti e le iniezioni monetarie nel sistema non miglioreranno la situazione anche se saranno ancora necessarie per il mantenimento della catena del debito locale, secondo quanto riferisce il rapporto.
Stando all’articolo, la crisi economica cinese ha le sue radici nei problemi politici che verranno tutti a galla nel 2015, quando la struttura politica crollerà. Molti dei complessi gruppi di interesse in Cina ignorano completamente il destino del Partito o della nazione e sono concentrati solamente sull’accumulare ricchezza, riferisce Frontline.
Secondo il rapporto di Hong Kong, questi gruppi di interesse sembrerebbero più disposti ad assistere alla fine del Partito Comunista Cinese piuttosto che seguire le riforme suggerite da Xi Jinping e altri leader attuali, poiché hanno già preparato le loro strategie di uscita.
Come ultima risorsa per salvare se stesso, il Partito potrebbe utilizzare una multinazionale per incanalare nuovamente il denaro verso la Cina, mantenendo così lo yuan cinese e sospendendo allo stesso tempo l’impiego del risparmio in valuta estera e delle obbligazioni statunitensi, ha ipotizzato la rivista Frontline in un numero di giugno.
Il tema del crollo del Partito è stato molto discusso negli ultimi anni, basti pensare che a gennaio è stato pubblicato un romanzo apocalittico sulla Cina intitolato 2014: The Great Collapse [2014: il grande collasso, ndt], ed è diventato il bestseller numero uno in un negozio di Hong Kong di libri vietati.
The Epoch Times, 08 Agosto 2013
English Version:
http://www.theepochtimes.com/n3/232752-china-and-party-will-collapse-by-2016-says-hong-kong-media/ [1]