Il partito al governo in Birmania ammette la sconfitta al voto, vittoria per Aung San Suu Kyi

Portavoce: l’Nld ha ottenuto più del 70%. Ma non ci sono ancora i dati ufficiali.
Il partito al governo della Birmania (Usdp) ha ammesso la sconfitta alle elezioni di ieri nei confronti del partito all’opposizione Ndl guidato da Aung San Suu Kyi.

«Abbiamo perso», ha dichiarato il presidente ad interim del Usdp, Htay Oo, parlando a Reuters in un’intervista. La commissione elettorale non ha ancora annunciato alcun risultato, ma secondo i risultati dello spoglio delle elezioni, il partito d’opposizione di Aung San Suu Kyi ha ottenuto più del 70% dei seggi in Parlamento, sufficienti a formare un governo. Lo ha annunciato un portavoce della Lega nazionale per la democrazia (Nld).

Tuttavia, quali che siano i risultati, la Birmania va verso un periodo di incertezza, in cui Suu Kyi e gli altri partiti in ascesa dovranno negoziare la condivisione del potere con l’esercito. E la candidatura della Premio Nobel per la pace è “azzoppata” sin dall’inizio. La Costituzione redatta dai militari, infatti, garantisce un quarto dei seggi parlamentari a membri non eletti delle forze armate. Anche se otterrà la maggioranza, inoltre, Suu Kyi non potrà diventare presidente perché la Costituzione scritta dalla giunta glielo impedisce, con la motivazione che ha figli con passaporto straniero. Lei ha annunciato che sarà comunque al potere “al di sopra” del presidente.

La Stampa 09/11/2015

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