Google chiede a Usa di contrastare restrizioni Cina a Internet
Google ha esortato oggi le nazioni occidentali a contestare alla Cina e ad altri paesi le restrizioni che sempre di più stanno imponendo ad Internet, in quanto violerebbero le regole mondiali sul commercio. La Internet company chiede anche di negoziare con Pechino nuovi accordi per proteggere il libero flusso di informazioni online.”Oltre 40 governi pongono gravi restrizioni alle informazioni online, che sono decuplicate in 10 anni”, ha detto il gigante dei motori di ricerca. “Queste azioni restringono senza valido motivo il commercio e, se non saranno contrastate, saranno quasi certamente peggiori in futuro”. La società con sede in California, che nel primo trimestre del2010 ha guadagnato più della metà del suo reddito al di fuori dagli Stati Uniti, ha rapporti tempestosi con le autorità cinesi, da quando ha annunciato in gennaio che non autocensurerà più i risultati delle ricerche effettuate in Cina. Google ha iniziato a riorientare i visitatori del suo sito cinese su un sito senza censura di Hong Kong, ma alla fine ha cambiato il
setup e gli utenti cinesi devono cliccare su un link per andare nel sito
di Hong Kong. La Cina è il più grande mercato di Internet al mondo con 420
milioni di utenti. Google aveva circa il 25% del mercato cinese nel terzo trimestre
di quest’anno, seconda dopo Baidu, una società cinese che ha circa il
73%, secondo la casa di ricerca in tecnologia IResearch.
Fonte: Reuters Italia, 15 novembre 2010
Articoli correlati:
Condividi:

Condizioni di utilizzo - Terms of use |
---|
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte. |
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source. |
![]() Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale. |