La sede del governo tibetano in esilio e molti esuli tibetani hanno espresso indignazione per l’articolo dal titolo “Tibet, China today”, pubblicato dal quotidiano “Indian Espress”, che promuove la propaganda del governo cinese sulla situazione in Tibet.

Questa non è la prima volta che l’Indian Express dedica un’intera pagina sulla versione ufficiale cinese della situazione in Tibet.

Nel 2016, Palden Sonam, ricercatore presso l’Institute of Peace and Conflict Studies, scrisse un articolo dal titolo “L’Indian Express: una nuova piattaforma per propaganda politico cinese in Tibet?” e parlando a Phayul.com conferma il suo dissenso espresso in passato.

Tenzing Jigme, il presidente del Tibetan Youth Congress (TYC), dichiara che è triste constatare che lo stesso quotidiano, che era pro-attivismo tibetano, ora viene utilizzato come strumento di propaganda cinese.

Gyaltsen, direttore della campagna di SFT India dice: “questo è un chiaro esempio di mancanza di principi da entrambe le parti; la Cina vuole acquisire spazio su un quotidiano nazionale in India per propagandare la sua attività in Tibet e il giornale ignora i suoi principi. La funzione principale di un giornale dovrebbe essere quello di informare in maniera equa, rispecchiando la realtà dei fatti. Tale comportamento sconfigge questo scopo.

Vijay Kranti, giornalista indiano esperto sulla questione tibetana, è fermamente convinto che gli attivisti tibetani dovrebbero scrivere formalmente al Consiglio di stampa dell’India che controlla e regola la condotta della stampa. “E’ altamente immorale. Gli editori dell’Indian Express avrebbero dovuto usare la loro discrezione prima di pubblicizzare il colonialismo in nome della pubblicità”.

Traduzione a cura della Laogai Research Foundation Italia Onlus

Fonte: Phayul, 07/12/2018

Versione inglese: Phayul, Tibetan exiles condemn Indian Express’ advertorial “propaganda for China”