Dopo due decenni di governo cinese, la popolazione di Hong Kong non è ottimista sul futuro della città
Venti anni dopo la riconsegna di Hong Kong alla Cina, con un trattato sino-britannico, meno del 40% dei residenti è soddisfatto della realizzazione delle promesse del partito comunista cinese, ha rivelato un nuovo sondaggio.
I professori dell’Università Cinese di Hong Kong (CUHK) che hanno effettuato un sondaggio di opinione sulle norme prestabilite di Pechino di Hong Kong.
Secondo l’indagine telefonica fra più di 1.000 residenti, condotta dall’Università cinese di Hong Kong (CUHK), circa il 38% ha dichiarato di essere “soddisfatto” del modello ‘un paese, due sistemi’ che Pechino sta seguendo, promesso prima del passaggio del 1997.
Ma il 30% ha dichiarato di essere “insoddisfatto”, mentre il restante 30% ha risposto”così così”.
Alla domanda sulla situazione della società di Hong Kong dopo il passaggio, il 62,9% degli intervistati ha risposto che le cose sono “molto” o “leggermente” peggiorate rispetto a prima, mentre il 19,2% pensa che siano all’incirca lo stesso.
Poco più del 37 % ha dato una risposta neutrale, “così così”, quando è stato chiesto se fossero ottimisti sul futuro della città, mentre il 33,4% ha dichiarato di essere pessimista. Meno del 30% si ritiene ottimista, stando alle conclusioni dell’unità ‘opinione pubblica’ dell’università, pubblicate sul proprio sito web.
Il professore di comunicazione della CUHK, Clement So, ha detto che il sondaggio riflette l’attuale umore politico di Hong Kong.
“Questo sondaggio riflette come le persone si sentono ultimamente, o l’atmosfera politica nel suo insieme”, ha affermato So. “Abbiamo notato più volte che ovunque ci siano degli sviluppi negativi, i numeri di questi sondaggi tendono a scendere”.
Il suo collega Francis Lee ha posto l’accento su come l’indagine abbia anche rivelato che i livelli di fiducia verso sia le autorità di Hong Kong, che il governo centrale di Pechino siano al di sotto della media dell’indice.
Il presidente del Partito Democratico di Hong Kong, Wu Chi-wai, ha dichiarato che i risultati mostrano le preoccupazioni della popolazione sulla crescente interferenza cinese nel governo di Hong Kong e la marginalizzazione della città come potenza economica.
“Negli ultimi 20 anni, tutte le nostre speranze per il modello ‘un paese, due sistemi’, ‘la gente di Hong Kong governa Hong Kong’ ed ‘elevata autonomia’ sono svanite sotto vari tipi di attacchi da parte del governo centrale”, ha proseguito Wu a RFA.
“In secondo luogo, c’è anche il clima economico… e la nostra economia è stata emarginata a favore dell’economia cinese continentale”, ha aggiunto. “A poco a poco, ci stiamo trasformando in una monocultura economica, con fonti di crescita sempre meno diversificate”.
“Quindi, naturalmente, ci sentiamo in declino”.
Tuttavia, il sindacalista e legislatore Alice Mak, favorevole all’establishment, ha dichiarato che il desiderio d’indipendenza di Hong Kong sembra essere in calo.
“Dobbiamo prendere atto che ci sono stati diversi eventi riguardanti il separatismo o l’indipendenza, tra cui i giuramenti, che hanno spinto la gente verso una parte dell’equazione: quella di ‘un paese'”.
“Senza questi eventi, penso che il sentimento pro-indipendenza avrebbe continuato a svilupparsi a Hong Kong”, aggiungendo che il dibattito sull’indipendenza avrebbe causato un conflitto politico “infinito”.
Parlare d’indipendenza
Un alto funzionario cinese questa settimana ha criticato duramente le “idee campaniliste e separatiste” dei giovani di Hong Kong, sostenendo che i ragazzi sono stati ingannati da tali idee.
La crescente discussione sull’indipendenza coincide con l’erosione negli ultimi anni della lunga tradizione di libertà di Hong Kong (di parola, di stampa, di indipendenza giudiziaria) e con una battuta d’arresto verso la piena democrazia.
Secondo sondaggi recenti , circa il 40 % dei giovani è favorevole all’idea, contro circa un 70%, che raggruppa diversi gruppi di età, che si oppone.
Wu ha affermato che i politici democratici moderati non hanno nulla a che vedere con l’idea e ha accusato la Cina di aver creato il problema ad hoc.
“La maggior parte della società di Hong Kong e i democratici tradizionali ritengono che l’indipendenza non sia una soluzione per Hong Kong, quando la si guarda da una prospettiva realista”.
“È uno spauracchio creato dal partito comunista cinese per i propri scopi, un pretesto per rafforzare il controllo su Hong Kong”, ha concluso.
Radio Free Asia,8 giugno 2017
Traduzione Andrea Sinnove,LRF Italia Onlus
English article,RFA:
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