Dentro Huaxi, il misterioso villaggio più ricco della Cina

A marzo è morto il fondatore di Huaxi, “il villaggio più ricco della Cina”. Ma la sonnolenta comunità contadina che lui ha contribuito a far diventare una utopia comunista si sente più vitale che mai.

Quello che si sa di questo villaggio, fondato dal precedente segretario del partito comunista di Huaxi, Wu Renbao, sono più che altro congetture mediatiche di quanto lo stesso Wu Renbao ha dichiarato.

Stando a quanto dice il Cina Chronicle, agli autentici “residenti registrati” è proibito parlare con stranieri o giornalisti.

Si pensa che i discendenti dei primi residenti di questo villaggio modello del sogno socialista abbiano diritto a comfort straordinari, quali sanità, educazione, case lussuose, macchine tutto gratuito, e inoltre almeno 250.000 dollari nei loro conti in banca.

Si sa inoltre che il paese ha un “Mini Mondo”, che contiene le repliche dei principali monumenti del globo, dalla Statua della Libertà all’Arco di Trionfo, e lì è stato anche costruito un nuovo scintillante grattacielo, il quindicesimo più altro della Cina.

Ma la vita non è così idilliaca come può sembrare ai turisti. Pare che i suoi abitanti lavorino sette giorni su sette, senza pause, negli stabilimenti industriali del villaggio, e che ci sia una gerarchia molto rigida che separa i 2.000 “residenti registrati”, le cui famiglie sono lì dagli anni cinquanta, e i nuovi arrivati, i quali non ricevono nessuno dei benefici riservati ai residenti originari e sono pagati con salari minimi.

Inoltre, se un residente registrato lascia Huaxi, perde tutto.

Business Insider

Traduzione Andrea Sinnove, LRF Italia Onlus

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