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Davide, il ragazzo italiano che cerca di fermare la strage di cani a Yulin

Dura dieci giorni la strage di cani e gatti che ogni anno si ripete in Cina.Ma in realtà è un massacro che inizia molto prima, con gli animali stipati in gabbie che viaggiano verso la macellazione. Si chiama “Festival di Yulin” ed è una manifestazione in cui, seguendo quella che viene definita “tradizione” e che andrebbe avanti da quattro secoli, si mangia principalmente carne, appunto, di cani e gatti.

Inizia oggi, così, con il solstizio d’estate, ogni 21 giugno, un evento che inorridisce chiunque ami gli animali più “vicini” nella vita quotidiana agli esseri umani e che da quando la Rete e i Social Network si sono evoluti è diventato un caso a livello internazionale.

In questi giorni in Cina si sono mossi molti attivisti locali per liberare o anche ricomprare migliaia di animali diretti a morte certa. E dall’Italia si è mosso è un ragazzo cagliaritano, Davide Acito. e’ il fondatore dell’associazione Action Project Animal e dal 2016 si reca a Yulin per salvare quanti più animali possibile.

Così Acito, sulla pagina Facebook del progetto [1], spiega cosa succede in Cina e la sua attività:

In occidente, il solo pensiero di consumare carne canina provoca infatti ribrezzo e disgusto da parte di tutti, in alcuni paesi orientali, come la Cina, Corea del Sud e Vietnam, è una tradizione radicata ed addirittura celebrata dal Festival cinese di Yulin dove ogni anno 10.000 cani e centinaia di gatti vengono cucinati e serviti come cibo nelle bancarelle sparse per le strade. Quanti di noi sono abituati a indignarsi e a rammaricarsi scorrendo la loro timeline di Facebook quando appaiono notizie di questo tipo? A Davide Acito, fondatore dell’associazione Action Project Animal, è successa la stessa cosa ma a differenza di tutti, ha deciso di fare qualcosa di più, impegnarsi in prima persona. Nel 2016 il primo intervento: un biglietto aereo per la Cina e si è ritrovato in pochi giorni a salvare direttamente 400 cani e 60 gatti. Con il solo aiuto di un’attivista cinese, Miss Yang, di cui aveva letto le gesta prima di partire, ha tolto dalla grinfie dei commercianti di Yulin e dai loro pentoloni, animali indifesi e atterriti il cui unico destino era ormai il macello a cielo aperto … Rincuorato dalle migliaia di messaggi di stima e di appoggio che gli sono arrivati ha deciso di persistere nella sua azione e il prossimo 21 giugno sarà di nuovo a Yulin ancora più organizzato e determinato dell’anno precedente”.


Fonte: ilSecoloXIX [2], 22 giu 17