Cina-Sichuan: Arrestati undici tibetani. Protestavano per la restituzione delle loro terre.

Le autorità cinesi dello Sichuan hanno arrestato il 28 gennaio undici tibetani per aver inscenato una manifestazione contro l’esproprio forzato delle loro terre da parte delle autorità cinesi di fronte a edifici governativi, reclamavano la restituzione delle loro terre prese con la forza cinque anni fa.

I dimostranti portavano striscioni con scritto: “Noi proteggeremo la nostra terra, anche a costo della nostra vita,non abbiamo a casa. Ridateci la nostra terra “

Nella foto i contadini tibetani il 28 gennaio 2015 mentre protestano nelle vicinanze degli edifici governativi nello Sichuan

Immediatamente circa 50 poliziotti sono intervenuti portando via tutti i manifestanti tibetani.

Nove di loro sono stati rilasciati il 30 gennaio, ma gli altri due, interpreti , sono stati identificati e tuttora sono in carcere.

La requisizione forzata di terreni rurali per interessi lucrativi del Governo affamati di potere e denaro innesca migliaia di “incidenti di massa” in tutta la Cina ogni anno.

Molte di queste potreste sono represse con la violenza e l’uso di armi. Vengono arrestati i principali organizzatori e viene fatta una pesante pressione sulla popolazione locale mirata al rispetto delle direttive governative.

Radio Free Asia,30/01/2015

English version,RFA: Eleven Tibetans Detained in Sichuan Over Land-Grab Protest

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