Cina, quaranta arresti nel villaggio delle Bmw

Oltre 40 abitanti di Shiji, il villaggio della provincia orientale del Jiangsu, anche conosciuto come “il villaggio delle BMW”sono stati arrestati per la loro attività di usurai. Lo riferisce lo Shanghai Daily. Più di 200 milioni di yuan (oltre 20 milioni di euro) sono stati recuperati. Nel villaggio, chiamato “delle Bmw” perchè pur essendo abitato soprattutto da contadini vi circolano moltissime auto di lusso come Bmw e auto sportive e di grossa cilindrata, dalla scorsa estate si era creato un giro di usurai che prestando soldi ad abitanti di villaggi vicini, hanno guadagnato migliaia di yuan. Gli usurai hanno fatto fortuna sostituendosi in molti casi alle banche, restie a concedere prestiti e mutui a persone che non hanno sufficienti garanzie da offrire. Il miraggio di facili guadagni ha pian piano fatto si che si creasse una struttura a piramide. Al vertice quelli con più soldi che distribuivano i prestiti e che ricevevano gli interessi ai quali venivano sottratte le percentuali da dare agli altri. La complessa organizzazione ha cominciato a crollare alla fine di luglio quando il capo del villaggio, Shi Guobao, accusato di aver prestato soldi con interessi anche del 45%, fu arrestato dalla polizia che in quell’occasione recuperò anche 69 milioni di yuan. A seguito delle indagini, finora, sono 43 le persone finite in carcere perchè sospettate di far parte del giro.

Fonte: La Repubblica.it, 13 gennaio 2012

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