Il nipote di Mao Tse Tung potrebbe essere nominato generale di divisione il prossimo anno. Lo ha rivelato oggi il China Daily, smentendo così le indiscrezioni che volevano il 39enne già più alto in grado.
I rumor sulla promozione del nipote dello storico leader cinese hanno ovviamente fatto il giro dei siti internet in Cina, dove i discendenti di Mao, fino a questo momento, sono stati lontani dai posti che contano.
Al contrario, molti dei figli di altri leader comunisti occupano posizioni di rilievo nel settore economico e, in alcuni casi, anche ruoli di natura politica.
Mao Xinyu, il corpulento figlio del secondogenito di Mao, è attualmente vicedirettore del dipartimento per gli studi strategici e la teoria della guerra all’Accademia delle scienze militari dell’esercito popolare di liberazione, dove ricopre il ruolo di colonnello.
Su alcuni media cinesi è comparsa, ultimamente, l’indiscrezione che Mao Xinyu fosse già stato promosso al grado di generale di divisione durante un discorso pubblico in accademia.
Nonostante in Cina si celebri giovedì il 60esimo anniversario di governo del Partito Comunista, la devozione per Mao si è ultimamente profondamente ridotta, dopo l’apertura del paese all’economia capitalista e ad una società più aperta.
Alcuni membri del partito si sono opposti al cambiamento, promuovendo una campagna di “turismo rosso” nei luoghi della rivoluzione e offrendo anche biglietti gratuiti per film patriottici, nei quali si celebrano a dovere gli eroi comunisti.
Un coinvolgimento maggiore dei discendenti di Mao nella vita pubblica potrebbe essere parte di questo progetto. Una delle nipoti di Mao, Kong Dongmei, nonostante non lo abbia mai effettivamente conosciuto, ha in realtà già capitalizzato al massimo la sua parentela, aprendo una libreria e una società con l’obiettivo di difendere la cultura comunista.
Fonte: reuters, 29 settembre 2009