Cina, espianto di organi a persone ancora in vita. Testimonianza di Chen Miao medico cinese.

Ancora oggi in Cina migliaia di persone,sono condannate a morte mediante la fucilazione,eseguita di frequente davanti ad un pubblico appositamente convocato (di solito allo stadio) che include studenti universitari,scolaresche delle scuole medie e parenti dei condannati, cui inoltre spetta l ‘onere di pagare il costo delle pallottole usate contro i loro cari.

In immagine fucilazione per espianto di organi: un poliziotto cinese sta per sparare,l’altro è piegato in avanti per schivare il proiettile e tiene ferma la bambina/il corpo senza vita dopo la fucilazione(Foto Laogai Research Foundation)

I condannati vengono trasportati sul luogo dell’esecuzione su camionette scoperte.

Dietro le migliaia di fucilazioni si cela la catena degli orrori del lucroso traffico di organi espiantati dai condannati senza nessun loro tipo di consenso.

Normalmente i prigionieri vengono uccisi prima dell’espianto degli organi, ma non sono rari i casi in cui ciò avvenga mentre la persona è ancora in vita. Questo per mantenere la piena funzionalità degli organi destinati al trapianto.

Il periodo che precede l’esecuzione capitale ai detenuti più sani e robusti vengono fatte tutte le analisi del caso.

Chen Miao ex docente dell’Università Medica della Cina occidentale ha rilasciato testimonianze orribili alla Laogai Research Foundation sul proprio coinvolgimento nell’espianto di entrambi i reni da un prigioniero ancora vivo eseguito prima dell’esecuzione.

Dopo il prelievo degli organi,le ferite furono ricucite,la condanna a morte venne eseguita il mattino seguente e i reni trapiantati nei corpi di alti esponenti del PCC.

Chen racconta che, insieme con una squadra di altri medici, venne inviato in un carcere per praticare chirurgicamente il prelievo di due organi di un detenuto anestetizzato, poi ricucito senza più i due organi.

Quando i medici chiesero come il prigioniero avrebbe potuto vivere senza entrambi i reni, fu detto loro che sarebbe stato giustiziato il mattino seguente. Subito dopo l’asportazione, gli organi, attentamente conservati, vennero poi trasferiti con un elicottero all’ospedale dell’Università medica della Cina occidentale per essere impiantati.

Un’altra testimonianza riportata da un carnefice rivela che una giovane donna prigioniera politica di nome Zhog Haiyuan, venne intenzionalmente colpita a morte con un sparo al volto, invece che alla nuca affinché i suoi reni fossero prelevati prima dell’arresto cardiaco.(Human Rights Watch Asia)

Non esiste un aggettivo nel vocabolario che sia in grado di esprimere esattamente la facilità con cui i Governi, i Mezzi di Comunicazioni di massa, tollerano e restano indifferenti a queste barbarie da guinness dei primati perversi.

Nel mondo del terzo millennio questi crimini contro l’Umanità devono cessare. La nostra coscienza a chi la possiede, lo impone.
L’uomo è dimentico del fatto che prima o poi il male commesso direttamente o indirettamente, busserà alla sua porta.

Gianni Taeshin Da Valle, Laogai Research Foundation

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