CINA: Continua la strategia difensiva di Bo Xilai

Matthew Robertson, The Epoch Times, 26.08.2013

Nel fine settimana, il processo a Bo Xilai – l’ex membro del Politburo cinese – è arrivato al suo quarto giorno di messa in scena, facendo emergere altri aneddoti di corruzione ad alto livello; nel frattempo Wang Lijun – l’ex vice di Bo – viene gradualmente chiamato in causa dai pubblici ministeri. Un primo segno di contrizione, finora assente, si può percepire in alcune delle osservazioni di Bo, anche se continua ad avere un atteggiamento spavaldo e sprezzante di fronte alle accuse mosse nei suoi confronti.

Sabato 24 agosto, il processo è durato un giorno intero e ha portato avanti le accuse secondo le quali Bo avrebbe sottratto fondi pubblici per la somma di 5 milioni di yuan (610 mila euro circa).

I pubblici ministeri hanno proiettato un video dell’ormai lontana moglie di Bo, Gu Kailai (ora in carcere per aver ucciso Neil Heywood, un’uomo d’affari britannico) affermando che Bo avrebbe dato, a un funzionario edile, il permesso di effettuare il versamento di un importo detratto da un progetto di lavori pubblici, sul conto corrente bancario di Gu Kailai.

(Il fotogramma catturato il 25 agosto 2013 da Cctv, mostra Bo Xilai, l’ex membro del Politburo caduto in disgrazia, sotto processo nella Corte Intermedia di Jinan, situata nella provincia dello Shandong. )

«Il racconto del testimone in realtà si contraddice», ha sottolineato Bo in sua difesa. «La testimonianza che ha fornito differisce in gran misura dai fatti oggettivi e anche tutto il resto che riferisce non è sensato».

Bo ha detto che Gu aveva soldi in abbondanza per sostenere sé stessa e il loro figlio, Bo Guagua. La coppia in quel periodo si era separata a causa dei tradimenti di lui. Bo ha detto che anche la testimonianza di sua moglie è stata auto-contraddittoria, definendola «vulnerabile» nelle mani di interrogatori aggressivi; secondo lui, stava mentendo al fine di ottenere una pena più lieve.

Nel pomeriggio del 24 agosto il processo si è incentrato sull’abuso di potere di Bo Xilai mentre era segretario del Partito di Chongqing, una grande città nel sud-ovest della Cina. La tesi principale era il suo tentativo di intervenire nel caso dell’omicidio di Heywood.

Bo ha riferito di «aver davvero commesso degli errori e influenzato la reputazione del Partito e del Paese». In varie occasioni ha ammesso di «vergognarsi» per questo. «Nel momento chiave non mi sono occupato di questo problema con calma e ho fatto un grande errore di giudizio», ha asserito. Ha affermato inoltre di essere adirato del fatto che Gu Kailai, una donna così «fragile», sia stata accusata di aver ucciso qualcuno.

Quando Wang Lijun è intervenuto con Bo sul tema dell’omicidio commesso da Gu Kailai, quest’ultimo ha colto l’occasione per colpirlo direttamente – se sia stato un duro colpo o meno lo lasciamo decidere ai giudici – accusandolo di essersi affrettato a fuggire al Consolato americano a Chengdu, evento che avrebbe fatto uscire la storia allo scoperto. Secondo Bo, Wang non poteva non essere ritenuto responsabile per questo.

Dopodiché Wang Lijun – in base alle informazioni successivamente pubblicate on-line – è apparso su una sedia a rotelle definendosi «non solo un semplice testimone, ma anche una vittima».

Le uniche informazioni che si possono reperire riguardo al processo sono quelle fornite dai media statali, la cui copertura serve le direttive di propaganda del regime cinese e le regole del microblog istituite dalla Corte Intermedia del Popolo di Jinan, dove si svolge l’udienza. Non è mai stato rilasciato nessun video o registrazione audio di Bo Xilai. Quello che dice arriva solamente attraverso trascrizioni, pubblicate sul microblog del tribunale in un file rivisitato e “ripulito” da eventuali scomode referenze che potrebbero essere usate contro il regime.

Domenica 25 agosto, il processo si è svolto durante la sola sessione mattutina. Bo ha sostenuto che Wang Lijun stesse mentendo per tutta la durata della sua testimonianza; ma non conoscendo la boxe, Bo non è potuto intervenire e colpirlo duramente.

«Nel complesso, quest’uomo è senza valore e estremamente vile. In primo luogo, ha mentito in una pubblica udienza, in secondo luogo, ha confuso i fatti. Avere questa persona come testimone principale fa perdere credibilità al processo».
Il giudice ha quindi rimproverato Bo: «La Corte ricorda all’imputato che la decisione di prendere Wang Lijun come testimone in tribunale è stata accordata congiuntamente dagli organi della pubblica accusa e della difesa».
«Grazie», è tutto ciò che Bo Xilai ha replicato.

Fonte: http://www.epochtimes.it/news/continua-la-strategia-difensiva-di-bo-xilai—123911

English Version:

http://www.theepochtimes.com/n3/262796-bo-xilai-continues-combative-defense-according-to-transcripts/

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