CINA censura il film “Song of Silence”. Due donne e il loro destino.

“Song of Silence” è un film capace di parlare al pubblico oltre i confini del suo Paese. Pur contenendo temi delicati per eccellenza (incesto, aborto…), il film è personale, poetico, arricchito di simbolismi non invasivi, come è del vero cinema d’autore
Censurato in Cina, “Song of Silence” è un film capace di parlare al pubblico oltre i confini del suo Paese. L’esordiente Chen Zhuo osserva il mondo con occhi diversi dagli altri registi della scuola di Pechino nel raccontare le storie incrociate di Jing, giovanissima sordomuta infantile e aggressiva della provincia di Hunan, e di Mei, ragazza dalle molte esperienze con aspirazioni da rockstar, che aspetta un bambino dal padre dell’altra.
Obbligate a convivere per un periodo, le due donne si detestano; poi, d’improvviso, l’ostilità lascia il posto a un’amicizia ai limiti della sorellanza. Ciò non le preserverà, però, dalle insidie del destino.
Pur contenendo temi delicati per eccellenza (incesto, aborto…), il film è personale, poetico, arricchito di simbolismi non invasivi, come è del vero cinema d’autore (vedi il gioco con le costruzioni di legno, metafora della fragilità della famigliastra appena costituita).
La cosa più suggestiva è l’attenzione per l’elemento sonoro. Tutto il film è traversato da musica e canzoni, a sottolineare l’isolamento (che percepisci anche dall’inquadratura) cui Jing è condannata dal suo handicap.
Roberto Nepoti,Repubblica.it,29/05/2014
Jing è un’adolescente sordomuta, affidata alla madre dopo il divorzio dei genitori. Abita in un villaggio di pescatori con il nonno e lo zio materno perché non vuole vivere con la madre ed il suo amante. Trascura gli studi e cerca costantemente rifugio nella barca del giovane zio, l’unica persona con la quale si sente a proprio agio e dalla quale si sente amata. Il rapporto tra i due giovani finisce per oltrepassare i limiti della moralità e Jing è costretta ad andare a vivere in città con il padre Zhang Haoyang. Funzionario del locale ufficio di polizia, Zhang è uno sciovinista che non ama la figlia ed è ossessionato dal desiderio di avere un figlio maschio.
Quando la sua amante Mei rimane incinta, Zhang la porta a vivere con sé e con la figlia. Il rapporto tra due donne così diverse – una che non sente e l’altra che vive di musica – con il passare del tempo si trasforma da ostilità e diffidenza a comprensione e solidarietà. Zhang si illude di poter creare una nuova famiglia ma avvenimenti drammatici lo riportano bruscamente alla realtà e lo costringono ad esaminare se stesso come uomo e come padre…
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