Cao Shunli, attivista dei diritti umani cinese muore in prigione dopo che le sono state negate cure e assistenza medica
L’attivista cinese per i diritti umani, Cao Shunli, 52 anni è, morta in carcere nel mese di febbraio.
Arrestata a settembre 2013 mentre cercava di spostarsi a Ginevra per seguire un programma di formazione sui diritti umani e accusata di opposizione al Governo per aver organizzato un sit in di protesta contro la violazione dei più elementari diritti nel suo paese, è stata incarcerata.
Nella foto Cao Shunli
Per i sei mesi che sono seguiti all’arresto, pur essendo gravemente ammalata di tubercolosi, cirrosi epatica e fibromi uterini, le sono state negate cure e assistenza medica per ordine delle autorità: è morta dopo sei mesi di prigionia nel più completo abbandono.
La notizia del decesso è stata comunicata oggi, proprio mentre la Cina siede al tavolo del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, riunito a Ginevra e di cui è entrata a far parte nel mese di novembre.
Amnesty International ha chiesto alle autorità cinesi di garantire ai detenuti politici i trattamenti sanitari necessari e di porre fine alla pratica illegale e disumana che utilizza lo stato di malattia come uno strumento di pressione, ricatto e vessazione.
Radio Free Asia, 14/03/2014
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Chinese Rights Activist Cao Shunli Dies After Being Denied Medical Care
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