Bravo Zaia….ma
Il Ministro Zaia è giustamente impegnato in una campagna per difendere i prodotti agro-alimentari italiani dai danni dei prodotti contraffatti in Cina. Il 2009 è stato l’anno di molti record per il colosso giallo: leader nella produzione di energia nucleare ed eolica, primato nella vendita di automobili battendo gli USA, numero uno dell’esportazione mondiale sorpassando la Germania, record d’incassi per quanto riguarda il trasporto aereo nonostante la crisi, che la Cina ha sostenuto senza grosse perdite, e più grande acquirente di gioielli d’oro del mondo. Bravo Zaia per la guerra alla contraffazione cinese ma ricordiamoci che il problema fondamentale è l’uso del lavoro forzato e del lavoro minorile da parte del regime di Pechino per aumentare la propria competitività. Ciò è immorale e molto dannoso all’economia italiana ed europea. La Laogai Research Foundation propone, quindi, per le imprese che importano dal paese asiatico, l’introduzione di un sistema di certificazione obbligatoria e di conformità alle convenzioni internazionali sul lavoro, che consenti la tracciabilità dei prodotti, permetta di identificare i luoghi di produzione, e garantisca che tutte le merci cinesi importate nell’UE soddisfino gli stessi parametri e garanzie di igiene e sicurezza richiesti ai produttori europei. Sostenete la nostra battaglia prima che sia veramente troppo tardi!
Toni Brandi
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