Birmania : “La persecuzione dei giornalisti deve finire”, richiede FIDH
Il governo di Myanmar è stato accusato di perseguitare i giornalisti da una organizzazione per i diritti umani di Parigi.
L’ accusa è stata mossa dalla Federazione Internazionale per i diritti umani, conosciuta anche come FIDH, con un comunicato rilasciato durante Il World Press Freedoma Day lo scorso 3 Maggio.
“L’ accresciuta persecuzione dei giornalisti sotto il presidente Thein Sein ricorda il modo di agire proprio della giunta militare sotto il vecchio generale Than Shwe”, ha dichiarato il presidente di Fidh Karim Lihidji nel comunicato.
Egli ha esortato la comunità internazionale a rinnovare la pressione sul governo birmano, per evitare ulteriori deterioramenti della libertà di espressione in Myanmar.
Nel comunicato si dice che le accuse mosse lo scorso 26 Aprile contro un reporter di Mizzima, sono state le ultime di una serie di eventi che mostrano come la repressione dei media sia aumentata in Myanmar.
Nella foto alcuni reporters pregano nella Pagoda di Shwedagon il 17 aprile per la liberazione dei giornalisti
Il reporter, Ko Yae Khe, è stato accusato per via del suo ruolo nell’ organizzare una protesta per chiedere maggiore libertà di stampa e il rilascio di 5 giornalisti.
I 5 giornalisti sono U Zaw Pe, della Democratic Voice of Burma, condannato lo scorso 7 Aprile da un tribunale di Magway ad un anno di reclusione per violazione di domicilio e disturbo di un funzionario, nel corso di una intervista condotta in un edificio governativo e 4 giornalisti di Unity Weekly, in carcere da 3 mesi per avere accusato l’ esercito di costruire armi chimiche, in una fabbrica nella città di Pauk.
Il loro processo è iniziato il 17 marzo presso la corte di Pakokku e se condannati rischiano fino a 14 anni di reclusione, afferma il comunicato.
“Se l’amministrazione del presidente Thein Sein è seriamente intenzionata a perseguire riforme democratiche, deve rilasciare immediatamente e senza condizioni tutti e cinque i giornalisti detenuti”, ha detto il coordinatore ALTSEAN-Birmania e segretario generale di FIDH Debbie Stothard.
“Le autorità devono cessare tutti gli atti di molestia contro i media e permettere ai giornalisti di fare il loro lavoro senza ostacoli, ostruzione o intimidazioni”, ha detto la signora Stothard.
Il comunicato ha messo in evidenza che una legge sulla Stampa ed Editoria, approvata dal Parlamento il 4 marzo autorizza il ministero dell’Informazione a concedere e revocare licenze di pubblicazione e vieta la pubblicazione di materiale che “insulti” la religione, mini la “stato di diritto” o danneggi l’unità etnica.
Traduzione di Fabrizio Perini, LRF Italia Onlus
English version,Mizzima news, May 2014
‘Persecution’ of journalists must stop, demands FIDH
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