Benedetto XVI continuerà a pregare per la Chiesa in Cina

I cattolici cinesi hanno una “profonda ammirazione e rispetto” per la rinuncia di Benedetto XVI al ministero petrino, una decisione “piena di grande coraggio, umiltà, saggezza e responsabilità”. Vescovi, sacerdoti, religiosi e laici sono convinti che il papa “continuerà a servire la Chiesa attraverso le preghiere e la contemplazione: è un ottimo esempio per tutti noi”.
Dopo un primo momento di smarrimento, alcuni laici cinesi hanno definito la decisione del Santo Padre “saggia e coraggiosa”. Nel suo blog, un sacerdote ha scritto un articolo sulla questione intitolato “Una decisione grande e responsabile”. Nel testo si legge: “Sono stato molto sorpreso, nessuno si aspettava questa decisione. Tuttavia comprendo e rispetto profondamente la rinuncia”. La decisione del pontefice, scrive ancora, “non è solo di grande responsabilità, ma è anche degna del massimo rispetto. Non è necessario continuare a interrogarsi: l’unica cosa che dovremmo fare è rispettarlo e ammirarlo”. Il sacerdote spiega che la decisione del papa viene dalla sua sincerità e dalla sua natura, ed è “in linea con il Codice di diritto canonico”.
Un altro sacerdote dice: “Penso che Benedetto XVI abbia preso una decisione piena di fede. Rinunciare alla guida della Chiesa universale e scegliere di pregare come modo per continuare a servirla è un atto grandissimo. Conoscere i propri talenti e i propri limiti: ecco un ottimo esempio che tutti noi dovremmo imitare”. Lo stesso sacerdote esprime le aspettative per il successore: “Spero che il nuovo papa porti la gioia di Cristo e il suo Vangelo a tutti i popoli. La sua leadership dovrebbe rafforzarci e unirci nell’amore”.
Un vescovo cinese ha seguito con “grande attenzione” la rinuncia: “Considero Benedetto XVI un grandissimo papa. Si è sacrificato per il bene della Chiesa, e rispetto questa decisione. Con i suoi scritti teologici e con la preghiera, continuerà a contribuire alla nostra vita. Dovremmo imparare da lui”.
Una religiosa cinese - che al momento studia teologia a Roma - ricorda un momento particolare di questo pontificato, ovvero quando ha potuto stringere la mano al papa: “Durante un incontro pubblico gli ho detto ‘Santità, siete il benvenuto in Cina’. Lui mi ha risposto con tanta gentilezza ‘Lo spero’. Continuerò sempre a pregare per lui, così come lui continuerà a pregare per la Chiesa in Cina. Possa la libertà religiosa in Cina divenire presto una realtà, insieme alla comunione, alla solidarietà e alla riconciliazione”.
Allo stesso tempo, i cattolici cinesi pregano per il prossimo papa: “Speriamo che possa essere un uomo di preghiera, con la saggezza e la grazia che vengono da Dio, e possa avere il coraggio di affrontare le sfide del secolarismo, guidando la Chiesa verso verità e amore. Nel lungo cammino della vita dei fedeli, il nuovo papa dovrebbe continuare a praticare gli insegnamenti della Caritas in Veritate di Benedetto XVI”.

Fonte: Asia News, 28 febbraio 2013

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