Apple censura il Dalai Lama sugli iPhone venduti in Cina

Dopo Google e Yahoo!, anche la Apple cede alla censura cinese. La società di Cuppertino, attraverso la China Unicom che distribuisce nel Paese asiatico i modelli I-Phone del gruppo, ha di fatto bloccato l’acceso a cinque programmi software relativi al leader spirituale tibetano Dalai Lama e alla leader degli uiguri Rebiya Kadeer. Se quindi si cerca attraverso un I-Phone il programma sul ‘Dalai Lama”, in Cina il risultato è nulla, al contrario invece di quello che succede allo stesso apparecchio in un’altra parte del mondo.
REAZIONI - La scoperta della censura ha fatto andare su tutte le furie Reporter senza Frontiere, Rsf, che ha chiesto spiegazioni al colosso dell’informatica Usa: «Gli abbonati dell’I-Phone in Cina - si legge in una nota - hanno il diritto di sapere a che cosa non hanno accesso libero. Il gruppo americano si unisce ai al club delle imprese che applicano la censura nel Paese: una grande delusione da parte di un gruppo che ha basato la sua campagna pubblicitaria sul ‘pensa diverse’ e che si ritiene creativa». Il portavoce di Apple, Trudy Muller, ha risposto in una e-mail alla mancata vendita delle ‘application’ proibite: «Ci atteniamo alle leggi locali - ha affermato - e non tutte le application sono possibili in tutti i paesi».

Fonte: GuyFawkes, 2 gennaio 2010

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