Anish Kapoor e la sua opera “Leviathan”

“Ai Weiwei è detenuto in un luogo segreto da oltre cinque settimane senza motivo. E’ una vergogna”: lo ha detto l’architetto e scultore britannico, di origine indiana, Anish Kapoor, a Parigi, dove ha presentato la sua ultima creazione, ‘Leviathan’, un’opera sistemata per un mese e mezzo al Grand Palais. Kapoor ha quindi deciso di dedicare quest’opera all’artista cinese, di 53 anni, tra i più noti sia in patria che all’ estero, arrestato “per reati economici” il 3 aprile mentre stava partendo da Pechino per Hong Kong per motivi di lavoro. “Bisogna fare qualcosa per Ai Weiwei – ha detto l’artista in un’intervista al quotidiano Liberation – I musei potrebbero organizzare una giornata di sciopero generale in suo favore. Dobbiamo trovare i modi per promuovere il movimento per la sua liberazione. E’ estremamente importante”. Secondo Kapoor “dagli anni ‘70 gli artisti e gli scrittori erano perseguitati e imprigionati in Unione Sovietica: era la stessa cosa. Ora sappiamo che tanto non funziona”. “Non conosco Ai Weiwei personalmente – ha spiegato ancora Kapoor – ma come artista originario di un Paese vicino che ha più di un miliardo di abitanti sono a maggior ragione più sensibile a questa ingiustizia. Impediremo a un miliardo di persone di esprimersi? E’ ridicolo!”. E ha concluso: “Il governo cinese sostiene che si tratti di un affare interno. Si sbaglia: ci coinvolge tutti. Nessuno può privare gli artisti del diritto di esprimersi e della loro libertà”.

Fonte: RaiNews24, 13 maggio 2011

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