27 Gennaio-Giorno della Memoria. Nicholas Winton: l’uomo che salvò 669 bambini dall’Olocausto.[video]

Il 27 gennaio 1945 viene liberato il campo di sterminio di Auschwitz e diventa chiaro, in tutto il suo orrore, il dramma della Shoah e dell’Olocausto di ebrei, rom, omosessuali, disabili e dissidenti. Circa sei milioni di ebrei furono uccisi dalla polizia nazista.

Tragedia che ha commosso il mondo intero e che ha spinto la comunità internazionale a condividere lo stesso sentimento, poi espresso in un unico messaggio: «che tale atrocità non si ripeta mai più».

Nel Giorno della Memoria è giusto ricordare la Shoa ma purtroppo nel mondo le Shoa non sono finite, “questa atrocità si sta ripetendo”.

Mentre i LAGER nazisti furono chiusi nel 1945 ed i GU-LAG sovietici sono in disuso dagli anni ’90, i LAOGAI cinesi sono tuttora operanti, oggi, nel terzo millennio.

Oggi conosciamo la verità, ma la società attuale non vuole aprire gli occhi sull’Olocausto dei giorni nostri. Tutti i regimi adottano queste atrocità nei confronti di bambini e non solo. In particolare il regime cinese è il più brutale regime dei nostri giorni nostri con a capo un dittatore folle con uno spiccato culto della personalità e assetato di potere come fu Hitler.

Arcipelago laogai desidera ricordare questo triste e drammatico giorno parlando di Nicholas Winton:

Salvò la vita di 669 bambini e adolescenti cecoslovacchi destinati ai campi di concentramento nazisti, non a caso c’è chi l’ha soprannominato lo “Schindler britannico”, con riferimento all’imprenditore tedesco Oskar Schindler, che durante la seconda guerra mondiale aiutò più di mille ebrei a mettersi in salvo.

La storia di Nicholas Winton - scomparso nel 2015, a 106 anni - ha commosso e continua a commuovere ancora oggi, molti anni dopo l’incubo dell’Olocausto, anche se il suo eroico gesto rimase un segreto per quasi 50 anni.

Nel 1938, Winton era un giovane agente di cambio londinese

Prima di Natale sarebbe dovuto andare a sciare… Alla fine, invece, per una serie di coincidenze, andò a Praga con un suo amico (socio della “British Committee for Refugees from Czechoslovakia”).

Insieme ad altri volontari, nei mesi successivi Winton iniziò a raccogliere informazioni su centinaia e centinaia di giovani - la cui fine rischiava di essere dentro i campi di concentramento nazisti - e a cercare famiglie che potessero accoglierli nel Regno Unito. Si occupò anche di rimediare i fondi e i documenti necessari per il viaggio, e persino i soldi necessari per farli tornare eventualmente, in un secondo tempo, nel loro Paese.

E così, nel marzo del ’39 i primi 20 bambini lasciarono Praga. Fu solo la prima di altre partenze che portarono in salvo oltre 650 giovani, ma dopo che Adolf Hitler invase la Polonia i treni ‘della salvezza’ non partirono più.

Winton non raccontò mai nulla pubblicamente.

Finché un giorno, nel 1988, dopo avere trovato alcune carte che testimoniavano il suo eroico gesto, sua moglie Grete decise di dare i documenti ad uno storico, esperto della Shoah. In seguito, sulla sua storia furono scritti diversi articoli e circa 370 bambini scoprirono cosa fece quest’uomo per loro.

Lo stesso anno, il programma della ‘Bbc’ “That’s Life” si occupò proprio della storia di Winton e chiamò in studio alcuni dei bambini, diventati ormai adulti, saliti sui treni partiti da Praga prima che fosse troppo tardi. Fu un emozione che lasciò senza parole lo “Schindler britannico”, salutato con emozione e affetto da chi gli doveva la vita.

Fonte: Lo Sapevate Che?

 

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