Il “mal di Cina” nei testi degli scrittori

La superpotenza cinese ha cambiato in questi giorni i massimi esponenti dello Stato e del partito comunista, ma quella svolta non prevede - salvo sorprese - mutamenti nel controllo centralistico dell’informazione, del web e, in generale, non sono consentite aperture per i diritti umani.

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Questo articolo e' stato scritto Lunedì 19 Novembre 2012 ed archiviato nella categoria Altri giornali, Stampa italiana.

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