Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha iniziato la visita di stato in Cina dalla Città Proibita. Accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia Riccardo Sessa, Napolitano ha girato fra i padiglioni del sito simbolo della potenza e della storia millenaria cinese. Durante i 45 minuti che vi ha passato e’ stata aperta eccezionalmente per la delegazione la Sala della Suprema Armonia, una delle sale del trono al cui restauro hanno contribuito nel 2006 esperti italiani. Il nostro Paese, secondo Napolitano, può fare da «ponte all’interno di un nascente partenariato strategico tra Unione europea e Cina». Nel dialogo economico l’Italia è oggi il quindicesimo partner commerciale della Cina, un volume di scambi di 31 miliardi di dollari nel 2009. Il premier Wen Jiabao auspica che il volume degli scambi in cinque anni possa arrivare tra 80 e 100 miliardi. E ci sono numerose fasce del made in Italy a Pechino che potrebbero concorrere a questo decollo. Prima di tutto firme del fashion italiano. A conclusione della mattinata Napolitano ha passeggiato nei pressi della Torre del Tamburo, nel cuore storico della vecchia Pechino. Alla vigilia della partenza il Presidente della Repubblica aveva detto in un’intervista all’agenzia cinese Xinhua di aver colto in un precedente viaggio 26 anni fa «la ricchezza del patrimonio di civiltà, e delle riserve di energie, di operosita’ e di volonta’ del vostro paese». Gli incontri ufficiali vedranno il via martedì con il presidente Hu Jintao e mercoledì il presidente della Repubblica incontrerà di nuovo il premier Wen Jiabao. Sempre martedì sarà ospite di un festeggiamento per i 40 anni di relazioni diplomatiche Italia-Cina.
Fonte: Il Corriere della Sera.it, 25 ottobre 2010