Il biologico cinese invade i supermercati! Attenzione all’etichetta

Durante le olimpiadi di Pechino gli atleti cinesi venivano alimentati con prodotti accuratamente selezionati NON provenienti dai supermercati, lo sapevi? Probabilmente i cibi etichettati come biologici sono sani e non dovremmo preoccuparci, oppure dovremmo indagare? Ecco come stanno le cose.
I cibi che attraversano le nostre frontiere sono principalmente: pomodoro, legumisecchi, ortaggi e cereali (soprattutto riso), prodotti ortofrutticoli freschi (come mele,funghi, o l’aglio che ha subito un aumento del 120%), spaghetti di riso, prodotti ittici surgelati (gamberetti e pesce di vario genere) e cibi della tradizione gastronomica cinese (salsa di soia e tè). Inoltre molte nostre aziende acquistano dalla Cina grassi vegetali e olio di semi come ingredienti per i loro prodotti.
Basta leggere l’etichetta accuratamente per scoprire che molti prodotti non sono italiani né europei ma di provenienza NON-UE, ovvero al di fuori dell’Unione Europea, senza specificare molto. Altri prodotti invece hanno scritto chiaro e tondoProvenienza Cina.
Ho già dedicato degli articoli agli scandali del pomodoro cinese SCANDALO – SUGO PRONTO ‘MADE IN ITALY’ FATTO CON I POMODORI CINESI e dello zenzero Lo Zenzero fa bene, ma attento a quello “Provenienza Cina”!.
Ecco perché dovremmo stare davvero alla larga dal cibo cinese:
- La Cina è la nazione più inquinata al mondo a tal punto che ogni cibo coltivato in quel paese è pericoloso per la salute e poverissimo di nutrienti.
- La Cina è così inquinata che esistono le cosiddette città della morte, dove il rischio di cancro è elevatissimo. E noi ci dovremmo mangiare i prodotti della loro terra?
- Il prodotto biologico cinese non ha niente a che vedere con il biologico italiano, la regolamentazione è completamente diversa e quindi anche il tipo di prodotti chimici usati.
- Fertilizzanti, erbicidi e pesticidi vietati nel biologico italiano sono invece consentiti in Cina.
- La Cina è il più grande consumatore mondiale di fertilizzanti chimici e uno dei maggiori produttori e utilizzatori di pesticidi.
- L’azienda biologica italiana subisce controlli ogni anno, in Cina no. Ai prodotti di importazione questo non si applica. Alla frontiera si accetta la documentazione fornita dallo stato da dove i prodotti vengono importati. Nessuna analisi, nessun ulteriore controllo.
- Uno studio del governo cinese ha rilevato che il 90% delle acque sotterranee cinesi è inquinato.
- Non esiste alcun accordo tra la Cina e Europa per il rispetto delle normative europee per quanto riguarda ciò che deve essere definito biologico certificato.
La verità è che purtroppo i contadini cinesi tradizionalmente da sempre hanno utilizzato il metodo di coltivazione biologico e naturale, ma dopo la socializzazione dei terreni agricoli nel 1960, sono stati costretti a utilizzare le nuove tecniche agricole basate su fertilizzanti e pesticidi. Dopo decenni di utilizzo pesante di tali prodotti chimici il suolo si è così impoverito e deteriorato a tal punto che è quasiimpossibile coltivare prodotti veramente biologici in Cina.
L’altra verità è che non ti immagini neppure quanti prodotti cinesi sono tra gli scaffali dei negozi biologici (non voglio fare nomi per non avere problemi con le aziende, ma basta che leggi l’etichetta) e la Cina sta diventando il più grande mercato del biologico nel mondo.
Insomma: attento all’etichetta. Sì il biologico fa bene, ma quello vero.
Fonte: Dionidream.com, Riccardo Lautizi,09/01/2016
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